L'Inter passa a Cagliari con un gol del solito incredibile Eto'o e col Milan resta in scia della Lazio, ancora capoclassifica. Solo una grande squadra può far ciò con otto infortunati, di cui quattro titolari, due riserve sulle ali, capitan Zanetti non ancora a pieni polmoni e Thiago Motta, rientrato nel finale e forse non ancora guarito del tutto. Innegabile in una situazione di emergenza come questa dipendere in zona gol solo dal talento di Eto'o, che ha infilato la sesta rete in campionato poco prima del riposo, prendendosi poi un po' di giusto relax praticamente per l'intera ripesa. Certo Eto'o non potrà andare sempre a segno ogni 39 minuti, ma basta che lo faccia fino al rientro degli altri attaccanti. La reazione del Cagliari alla fine è stata contenuta da Julio Cesar, protagonista ad inizio ripresa di una doppia respinta su Nené e Matri. Per il resto l'Inter procede con la miglior difesa della Serie A con soli 3 gol subiti. Prima o poi Benitez avrà ovviamente più scelta, in attesa dei due-tre ritocchi di gennaio, ritocchi e non botti. Per i botti di mercato vi rimando a giugno, anche se non passerà giorno senza che se ne sparino grosse.

Buona la direzione del temuto Tagliavento, costretto dal coraggioso vice-questore vicario di Cagliari Giuseppe Gargiulo ad interrompere la gara in avvio per quasi tre minuti, a causa di una raffica di insulti razzisti da parte dei soliti deficienti all'indirizzo di Eto'o, Biabiany e Maicon, che peraltro continua a latitare in campo. Ottima anche la risposta della stragrande maggioranza del pubblico cagliaritano che con la sua disapprovazione ha permesso che la gara filasse poi liscia. Non male stavolta Chivu sulla sinistra anche in fase di proposizione.

Chiudo ridendo a crepapelle per quei pochi in malafede che in avvio di gara avevano pure intravisto un possibile rigore per il Cagliari a causa di un tocco del tutto involontario di mano di Lucio su un pallone calciatogli addosso da Matri. Il dramma è che molti parlano di calcio non conoscendone neppure il regolamento, a cominciare dallo stesso Matri: l'unico fallo per cui sussiste la volontarietà è quello di mano e ravvisarla in un pallone calciato da nemmeno venti centimetri è da militanti della malafede in servizio permanente effettivo. Ma l'Inter è sempre là in alto, dove sta ormai per tradizione da quattro anni a questa parte. E ora sotto con la Champions e con gli inglesi del Tottenham. Il campionato annuncia invece, almeno sulla carta, un calendario con qualche impegno più abbordabile di quelli appena trascorsi.

Sezione: News / Data: Lun 18 ottobre 2010 alle 08:37 / Fonte: Gianluca Rossi per Gianlucarossi.it
Autore: Redazione FcInterNews
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