Al termine dell'incontro arbitri, dirigenti, allenatori e capitani, il designatore della Can A, Nicola Rizzoli, ha fatto un punto della situazione in conferenza stampa. "L'obiettivo di oggi è un confronto per far capire che non c'è confusione. E' solo questione di capire dove sono gli errori e non farli finire nello stesso calderone. I numeri dicono che sono stati fatti 121 interventi del Var, su 1984 check. Sono aumentati di tantissimo i check perché la dinamicità del gioco ha portato a molti più contatti nelle situazioni di protocollo. Altra cosa importante riguarda le statistiche tra ammonizioni ed espulsioni, perché le cose sono un po' più severe dell'anno scorso, dove un po' la novità della tecnologia e un po' la diversità del campionato aveva portato a una riduzione del 20% delle ammonizioni, ora sono ri-aumentate della stessa cifra. Questo è un male per il prodotto calcio anche perché il 20% di questo totale è dovuto a proteste nei confronti dell'arbitro. Purtroppo, al netto di un calo delle espulsioni totali del 10%, sono aumentate quelle per proteste, tornate ai valori dell'anno precedente al Var. C'è una tensione di base abbastanza palpabile".

Andando più nello specifico, Rizzoli ha sottolineato che "il 90% degli errori individuati arrivano su situazioni di rigori e falli di mano. Abbiamo parlato della linea di intervento, come sono classificati, che sono le stesse riunioni che facciamo con i nostri arbitri condivise da Uefa e Fifa. Riguardano quindi l'applicazione della Var a livello internazionale. Come ovviare agli errori? Serve più professionalità, intesa non solo come arbitri ma anche come operatori della tecnologia. Serve un indirizzo di personale più qualificato".

Alcuni organi d'informazione hanno ipotizzato uno stop per Fabbri e Abisso, direttori di gara di Juventus-Milan e Lazio-Sassuolo (il secondo anche di un recente Fiorentina-Inter con enormi polemiche). "E' una questione di gestione della squadra da parte dell'allenatore. Le persone che metto in campo devono essere in campo e nelle condizioni di lavorare. E' solo una questione di gestione, non di stop. L'episodio di Lazio-Sassuolo? Il difensore ha intenzione di creare ostacolo col corpo, con un braccio estremamente largo, su questo c'è un chiaro indirizzo a livello internazionale per far propendere verso la punibilità. Poco conta che abbia sbattuto su una parte del corpo se quella parte fosse andata per giocare il pallone, in questo caso era per creare un ostacolo. Se fosse andata sul piede prima di andare sul braccio la situazione sarebbe cambiata, in questo caso paga il braccio molto largo. Fiorentina-Inter? C'è stato un errore evidente, Abisso ha fatto esperienza. L'arbitro cresce attraverso gli errori, servono anche quelli per maturare. Ci sono percorsi che non passano solo attraverso i successi ma anche da situazioni più complicate".

In ultimo Rizzoli ha parlato della necessità di far crescere i giovani fischietti. "Fabbri ha un'ottima professionalità e delle buone capacità e potenzialità. Deve crescere come tanti arbitri. Noi stiamo facendo un percorso di crescita e ricambio generazionale, perché in un paio d'anni perderemo arbitri da più di 1500 partite alle spalle. Dobbiamo far fare esperienza ai giovani e questa passa attraverso questi errori, che ti fortificano e ti danno più serenità. Posso dirlo per esperienza". 

VIDEO - RIZZOLI 'SALVA' ABISSO: "A FIRENZE ERRORE EVIDENTE, MA SI FA ESPERIENZA ANCHE COSI'"

Sezione: News / Data: Lun 08 aprile 2019 alle 15:31
Autore: Mattia Todisco
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