L'Inter non si nasconde, il suo allenatore e il Presidente, Massimo Moratti, hanno svelato l'obiettivo della rivoluzione: la Champions League. Ad un passo dall'ennesimo scudetto, la dirigenza di Palazzo Durini, si è riunita per comporre il nuovo puzzle nerazzurro. Quagliarella piace ma non interessa, Asamoah piace ma non interessa, Pandev piace ma ha un prezzo inaccessibile per un possibile "non" titolare, Kjaer piace ma vale per lui quello che è stato detto per il macedone, Diego piace ma non si adatterebbe al "vecchio" schema che Mourinho presenterà ad inizio stagione. Già, non state sognando e non c'è nulla di irreale. Il tecnico lusitano, se dovesse essere accontentato dal patron nerazzurro, presenterebbe una squadra a sua immagine e somiglianza, schierata, in qualsiasi campo, provinciale ed europeo, con il modulo tanto amato dall'allenatore di Setubal, il 4-3-3. Rewind, please. Facciamo un passo indietro e chiedo a me stesso, ai tifosi e ai lettori: "Ma con questi uomini l'Inter farebbe il salto di qualità che gli permetterebbe di sconfiggere il trio del Barcellona e la compattezza delle inglesi?". Tutti a scuotere la testa, come immaginavo. Torniamo allo schema e ai giocatori adatti al "Mou-Game". Ogni tecnico che si rispetti ha nella propria testa degli schemi e dei moduli, che col passare degli anni, se collaudati bene, gli garantirebbero il cosiddetto gioco a memoria, così anche Josè Mourinho, convinto che lo schema ideale sia quello di inizio stagione, realizzerà, o meglio, proverà a realizzare, con l'aiuto del primo tifoso della Beneamata, un'Inter targata 4-3-3 e con la mentalità, il carattere e le idee dell'inventore. Per questo il "no" a Pandev e Quagliarella, serve una prima punta da affiancare a Ibrahimovic, per questo il "no" ad Asamoah, servono due mastini al fianco di Cambiasso, per questo il "no" a Kjaer, servono soldi in altri reparti e molto meno in difesa.
Quali sono i giocatori che il portoghese vorrebbe? Il reparto offensivo, in caso di cessione di Adriano e di non rinnovo a Cruz e Crespo, è completo. Ibrahimovic, Balotelli, Milito e Acquafresca. L'argentino del Genoa è il rapace dell'area di rigore che all'Inter manca, mentre il bomber attualmente al Cagliari, rientrerà e non si sposterà, anche perché sarebbe da stupidi inserire il giovane nazionale in qualche operazione, per poi dover acquistare la quarta punta spendendo soldi che già non ci sono. Le voci di Milito all'Inter girano da mesi, ma a giugno, in virtù di un possibile accordo verbale tra gli interessati, dovrebbero concretizzarsi. Da Genova e da Milano non si trovano conferme, ma l'operazione è possibile che si concluda in estate, con una stretta di mano, soldi, e magari contropartite. Lo stesso Presidente rossoblù, colgo l'occasione per complimentarmi per la splendida stagione, ha dichiarato che in caso a Milito venisse offerto un ingaggio faraonico, il Genoa non potrebbe fermarlo. Milito non è dell'Inter, Milito non ha firmato nulla, ma all'Inter piace Milito e a Milito piace l'Inter argentina. Piace, piace moltissimo anche il talento francese di Baviera, Franck Ribery. Dopo i quattro schiaffi di Champions League, al forte centrocampista offensivo non solo è arrivato d'improvviso un fortissimo mal di pancia, crampi compresi, ma al dolore si è aggiunto un forte di giramento di…testa, in virtù delle "sberle" ricevute. L'alternativa al "tedesco", o meglio, l'altro fuoriclasse che interessa è Sergio Aguero, che però costa molto di più, per via di una superclausola rescissoria da 50 milioni di euro, e lascia in alcuni dirigenti nerazzurri ancora qualche perplessità. Possibile invece, il rientro di Biabiany.
In mezzo al campo ci vuole la mente, Cambiasso, e due ragazzi, giovani, integri, e di livello internazionale. Lo svincolato Obi Mikel, il brasiliano Hernanes e il francese Diaby, sono i tre giocatori in cima alla lista "mourinhana", due di loro potrebbe vestire la casacca nerazzurra. Il giocatore del Chelsea sarebbe l'ennesimo colpo di Branca a parametro zero, Hernanes la scommessa e Diaby l'esborso più oneroso. Piacciono anche Inler e D'agostino, ma sarebbero alternative ai sopracitati. Un paio di settimane fa, mi è giunta all'orecchio la voce che una presenza strana si aggirava nei ristoranti del capoluogo lombardo, Alberto Aquilani. Nessuna conferma, ma quel rinnovo…
Il puzzle difensivo è molto più complesso. Confermati Chivu, Samuel e Cordoba, incerti Materazzi, Burdisso e Rivas. L'allenatore valuterà con attenzione il reparto, perché se dovessero arrivare due punte, Acquafresca e Milito (abbiamo parlato di lui), due centrocampisti, è la richiesta che più gradirebbe fosse ascoltata, e il fuoriclasse (Ribery o Aguero), potrebbe decidere, nonostante preleverebbe Carvalho di persona, di rinunciare al centrale, riconfermando l'intera retroguardia. Prima di salutarvi dimenticavo due importantissime novità: Josè Mourinho darà piena fiducia a Ricardo Quaresma, mentre se dovesse arrivare un'offerta importante e per importante intendo da "fuoriclasse" per Maicon…
Autore: Fabio Costantino
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