Per parlare del possibile ritorno al calcio giocato di Eriksen, il Messaggero ha intervistato il professore Bruno Carù, cardiologo dello sport di fama internazionale e che in passato ha collaborato anche con l'Inter per quanto riguarda i casi di Kanu, Fadiga e Biabiany.

Ha letto del ritorno agli allenamenti di Eriksen?

"Sì, ma giocare a calcio col defibrillatore automatico è un problema e un rischio".

Esclude che Eriksen possa tornare a giocare ad alti livelli?

"Dico che sarebbe meglio non farlo perché, specie negli sport di contatto, potrebbe subire un trauma e il device rompersi. Facesse un altro sport, per esempio il nuoto, sarebbe diverso".

Nel '96 si occupò di Kanu.

"Situazione diversa rispetto a Eriksen. Kanu aveva avuto un'aspirazione congenita della valvola aortica che era stata aggiustata e plastificata a Cleveland in maniera meravigliosa, ma non cambiata. Ed infatti, dopo l'intervento riprese a giocare".

Precedenti con patologie analoghe a quella di Eriksen?

"Ricordo il caso di un altro giocatore dell'Inter, Fadiga. Gli diagnosticammo un problema cardiaco e non poté giocare in Italia. Lui andò a giocare all'estero, contro il parere dei medici. Ma a causa di quel problema giocò poco e dovette ritirarsi".
Sezione: News / Data: Ven 03 dicembre 2021 alle 19:17
Autore: Alessandro Cavasinni
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