Continuano le udienze nel processo Telecom, in cui è conivolta anche l'Inter per il cosiddetto Dossier Ladroni. Nulla di eclatante, zero novità e posizione dell'Inter e di Moratti come sempre intonsa. Ecco quanto raccolto ieri dalla Gazzetta dello Sport.

"Pierguido Iezzi, ex vice di Tavaroli alla sicurezza del gruppo, ha raccontato, tra l’altro, che tutti i report dei fornitori «venivano conservati nei nostri archivi». Un particolare che l’avvocato Paolo Gallinelli, legale dell’ex arbitro De Santis, ritiene «importante perché confermerebbe che nel pc di Tavaroli poteva essere contenuto il dossier Ladroni». Quello stesso pc sequestrato nel 2005 dalla procura di Milano, nell’ambito dell’inchiesta Telecom, e ispezionato dagli stessi carabinieri romani che si occupavano pure di Calciopoli. Ora l’attesa è per l’interrogatorio dell’investigatore privato Emanuele Cipriani, fissato per il 18 luglio. Alla sua società, la Polis d’istinto, venne delegata una parte del dossier Ladroni, che secondo Tavaroli fu commissionato dal patron dell’Inter Massimo Moratti per trovare conferme alle rivelazioni di Nucini su possibili frodi sportive. Nella causa milionaria mossa dallo «spiato» Christian Vieri contro Inter e Telecom (sentenza entro l’estate), Cipriani ha fatto mettere a verbale: «Tavaroli telefonò in mia presenza almeno una volta a Moratti e almeno una volta a Ghelfi e riportò l’esito degli aggiornamenti intermedi dell’operazione Care (quella su Vieri e altri calciatori nerazzurri, ndr). Quando consegnai il rapporto, ho sentito personalmente Tavaroli chiedere alla segreteria di Moratti di fissare un appuntamento per riferire l’esito dell’indagine. Poi Tavaroli mi disse di essersi incontrato con Moratti, che era rimasto soddisfatto del lavoro svolto»".

Sezione: News / Data: Gio 28 giugno 2012 alle 11:13 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni
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