"Al di là di quell’esperienza, la tenuta mentale in questi finali di campionato diventa decisiva, più dei fattori tecnico-tattici e fisici. Prendete il Napoli. A mio parere ha giocato un ottimo calcio, il migliore. Ma a volte non basta per vincere. È bastato perdere con la Juve, con un pizzico di sfortuna, ed ecco che ne ha risentito più mentalmente. Lo ha ammesso pure Sarri". Questo quanto sottolinea Angelo Peruzzi, intervistato dalla Gazzetta dello Sport sulla corsa al terzo posto.

Dunque la Roma, in serie vincente da 8 gare, diventa la favorita oltre la classifica.
"Sì. Anche se poi in una partita secca come quella di sabato con l’Inter, può succedere di tutto. La Roma gioca bene, è velocissima, ma Mancini ha il materiale umano per rispondere e di rimessa può far male con Ljajic, Eder e lo stesso Jovetic, decisivo nella prima parte del torneo. Del resto per l’Inter l’Olimpico è lo spartiacque: dovesse perdere, addio Champions. Roberto ha una squadra potenzialmente forte ma anche un po’ inesperta. Quello che gli manca è l’anima. Dovevano clonare Zanetti".

Ma se la Roma superasse la prova del nove, potrebbe anche sperare nel secondo posto?
"Sì. Perché il Napoli ha fatto benissimo ma se, come col Milan, lascerà ancora qualche punto per strada, con quella Juve fenomenale, potrebbe risentire psicologicamente vedendo svanire lo scudetto e allora la Roma, con lo scontro diretto in casa, sullo slancio...".

La Fiorentina appare in calo: può ancora recuperare per il terzo posto.
"Io dico che la Viola ha fatto benissimo con Sousa. Un campionato ottimo, per la rosa a disposizione. Chiederle la Champions, per come è attrezzata, mi sembra eccessivo".

Possibili variabili nella volata?
"Forse una, un po’... impazzita. Nel senso che la Lazio affronterà all’Olimpico tutte e tre le contendenti. E, nonostante sia stata deludente, ha qualità per mettere in difficoltà chiunque. Cominciando dal derby post pasquale".

 

Sezione: News / Data: Mar 15 marzo 2016 alle 15:35 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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