A poche ore dal derby, IlSussidiario.net ha intervistato uno dei grandi protagonisti delle sfide Inter-Milan a cavallo tra gli anni '80 e '90, vale a dire il terzino Andreas Brehme, colonna dell'Inter di Trapattoni dei record campione d'Italia del 1989. Brehme ha parlato dell'attuale momento dell'Inter e ha anche ricordato alcuni avversari delle stracittadine dei suoi tempi. Ecco uno stralcio:

Andreas, domenica sera c'è Inter-Milan, chi è la squadra favorita?

Difficile stabilirlo, è sempre una classica del calcio italiano tra due grandi squadre, due società serie. L'Inter deve vincere perchè la classifica impone questo, sarà difficile soprattutto perchè il Milan è in forma, ma penso che la squadra nerazzurra sia più forte di quella rossonera.

Eppure l'Inter di Benitez non convince, sembra lontana parente dell'invincibile armata di Mourinho, perchè?

Quando si vince tutto è sempre difficile ripetersi. Lo scorso anno l'Inter di Mourinho ha vinto Scudetto, Champions League e Coppa Italia, per Benitez è difficile poter ripetere tutto questo, anche perchè le prime difficoltà sono per i giocatori stessi, e lo si è visto a Montecarlo contro l'Atletico Madrid.

Crede che l'Inter possa puntare nuovamente alla vittoria della Champions League?

Indubbiamente la concorrenza è tanta, molte squadre si sono rinforzate bene, ma i nerazzurri hanno le qualità per bissare il successo dello scorso anno.

Chi è secondo lei il giocatore del Milan che l'Inter dovrà temere maggiormente?

Sicuramente Ibrahimovic, è un giocatore straordinario. Anche per lui però la vita non sarà facile, l'Inter gioca in casa e i tifosi sicuramente lo fischieranno e non è facile giocare in questo clima. Mi dispiace per il grave infortunio di Inzaghi, è un attaccante straordinario e mercoledì scorso lo ha dimostrato nuovamente contro il Real Madrid, assomiglia tanto a Gerd Muller. Certo bisogna dire che per i difensori nerazzurri è un grande vantaggio non averlo contro.


Lei ha giocato in passato numerosi derby, che sensazioni si provano a giocare queste sfide?

L'adrenalina è alta già prima del match, io avevo la pelle d'oca, i tifosi ti caricano, appena entri dentro il campo e alzi lo sguardo ti rendi conto di quanta gente ci sia, una bolgia. I derby sono tutti uguali, le emozioni sono le stesse in qualunque città si giochi. Se vinci un derby stai tranquillo per almeno sei mesi in attesa di giocare quello di ritorno.


Lo sa che per i tifosi nerazzurri l'ultimo grande terzino sinistro dell'Inter è stato lei?

Mi fa piacere che i tifosi dell'Inter abbiano un ottimo ricordo di me. Il ruolo di terzino sinistro è strano, ce ne sono pochi in giro, molte volte dalla Spagna ma anche dall'Italia mi chiedono se ci sono giocatori interessanti in quel ruolo ma al momento c'è veramente poco. Mio figlio Alessio ha 16 anni e gioca in quel ruolo, gli dico spesso che un giocatore deve saper utilizzare entrambi i piedi. Il mio segreto era proprio questo, mi allenavo sempre dopo l'allenamento almeno per 20 minuti e calciavo di destro e di sinistro, non ricordo quanti cross ho fatto durante questi allenamenti.

Sezione: News / Data: Sab 13 novembre 2010 alle 16:06 / Fonte: IlSussidiario.net
Autore: Redazione FcInterNews
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