Ma non era talmente presuntuoso da non ammettere la verità quando si tratta di arbitri? Ieri sera Josè Mourinho, a domanda diretta, è stato sincero e non si è esibito in un panegirico di parole per confutare la realtà. Il portoghese ha ammesso serenamente che nel primo tempo, all'ultimo minuto, il Chelsea avrebbe meritato un rigorepr un fallo di Samuel su Kalou. "Dico che se il fallo fosse stato nella mia area, mi sarebbe piaciuto che l'arbitro avesse dato il penalty. Rigore? Sì, c'era. L'Italia non mi cambia, sono onesto e rimango onesto...". Forse queste dichiarazioni sorprendono la critica, che lo ha sempre preso di mira quando ha commentato gli episodi arbitrali. Alla luce di questa sincerità, magari, andrebbero rivalutati alcuni suoi attacchi nei confronti dei fischietti che hanno recentemente danneggiato la sua squadra, forse perché frutto di una valutazione obiettiva, e non della necessità di sollevare fumo negli occhi di chi guarda. Sul rigore non concesso da Rosetti a Firenze, Mourinho dimostra di aver imparato come funziona il calcio italiano: "Questa è la Champions, se parlo del campionato mi danno altre 3-4 giornate di squalifica...".

Sezione: News / Data: Gio 25 febbraio 2010 alle 10:47
Autore: Fabio Costantino
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