L'ex attaccante dell'Inter Dario Morello, che in nerazzurro è cresciuto e giocato i primi anni della sua carriera, vincendo anche uno scudetto con Trapattoni, ha rilasciato un'intervista a juvenews.eu per presentare la sfida di domani ai bianconeri: "Credo che sarà la solita partita sentita molto sia in campo che fuori ma quest’anno l’Inter ha una quadratura, un gruppo ed un condottiero come Antonio Conte che riesce a tirare fuori il meglio dai propri giocatori. Anche contro il Barcellona, nonostante la sconfitta finale, soprattutto nel primo tempo si è vista una grande Inter. Penso che sarà una partita combattuta tra due squadre che non avranno paura e giocheranno per vincere". 
Morello ha poi parlato in generale dell'Inter di Antonio Conte: "Questa Inter mi piace. Da tifoso nerazzurro sono stato entusiasta della scelta di Conte perchè credo che, dopo l’addio di Mourinho, all’Inter c’era bisogno di un allenatore di questo tipo che mette delle regole che vanno rispettate. Non c’è un giocatore che può risolvere la partita, ma la squadra, la forza del nuovo tecnico è convincere i calciatori che le sfide vanno vinte insieme, di squadra non singolarmente". 
Domani si sfideranno anche grandi attacchi e grandi bomber: "Questo “gioco” delle coppie era più d’attualità qualche anno fa quando le rose erano molto più corte rispetto a quelle attuali. Comunque diciamo che insieme a Lukaku vedo bene Lautaro poi, in base alle partite, si potrà cambiare magari lasciando fuori anche il belga in qualche occasione. Nella Juve devo sinceramente dire che Dybala è un giocatore che mi è sempre piaciuto e che credo non stia rendendo al massimo delle sue potenzialità perchè credo abbia bisogno di sentire intorno a sé fiducia; Higuain invece è un giocatore che, anche quando non sembra al meglio, può sempre trovare la giocata decisiva in area di rigore".
A proposito delle partenze in estate di giocatori importanti, questa è l'opinione dell'ex attaccante: "Ci stavano tutte anche quella di Perisic che, pur avendo delle doti straordinarie, peccava nella continuità. Era un giocatore fondamentale ma credo che la società abbia voluto dimostrare di esser cambiata ed abbia voluto dare un messaggio forte al gruppo nerazzurro, credo che questa sia la svolta di questa nuova Inter che sta nascendo".
Si torna indietro nel tempo, con un ricordo dello scudetto sotto la guida di Trapattoni: "Ricordo benissimo: giocavo nella primavera nerazzurra e stavo svolgendo il servizio militare in aeronautica a Brescia. Prima della partita contro il Torino mister Marini mi dice che Altobelli si era infortunato e che Trapattoni stava pensando di portare un giovane a Verona, a fine primo tempo vediamo e dopo i primi quarantacinque minuti mi confermò che dovevo partire con la prima squadra. Si può solo immaginare cosa provava un ragazzo di diciannove anni che il giorno dopo riuscì anche ad esordire, fu una gioia immensa per un tifoso nerazzurro come me vincere uno scudetto e una Supercoppa. Ho ricordi bellissimi, c’era un gruppo fantastico guidato da un grande allenatore come Trapattoni che credeva nei giovani. Chi mi impressionava maggiormente? Ricordo sicuramente Matteoli che sapeva incantare noi giovani anche in allenamento, era un vero esempio da seguire. Poi sicuramente Matthaus era un altro grandissimo giocatore che mi impressionò".

Sezione: News / Data: Sab 05 ottobre 2019 alle 22:22
Autore: Gianluca Losco / Twitter: @MrLosco
vedi letture
Print