Divideva da tecnico, divide da opinionista. Arrigo Sacchi, sulla Gazzetta di oggi, ci propone un approfondimento sui problemi del calcio italiano, sempre più in basso nelle gerarchie europee.

"Il futuro migliorerà se si verificheranno alcune premesse: bilanci corretti; stadi privati moderni e ospitali; allontanamento dei violenti con l'aiuto dei dirigenti e della politica. Poi sarebbe necessario dare nuova linfa ai settori giovanili: perché le nazioni più evolute hann ocentri di formazione che da noi sono sconosciuti?

Il Real Madrid di Zidane, Ronaldo, Raúl, Roberto Carlos, Figo, Bechkam, Owen, Figo, Casillas produceva uno spettacolo noioso e brutto, come diceva Di Stefano. Il calcio è u ngioco collettivo con momenti individuali, mentre per noi è determinato dalle individualità. LE squadre straniere quasi sempre giocano in 11 in modo organico, noi in genere ci muoviamo a strappi e con pochi. Il nostro calcio dura un attimo, un fulmine a ciel sereno, mentre in Sapgna, Inghilterra e Germania dura 90 minuti. Siamo lontani dal calcio moderno, ma il nostro cuore e le capacità di tirare fuori il meglio nei momenti difficili mi fa sperare in un cambiamento e nel ritorno di giornate felici". 

Come dargli torto?

Sezione: News / Data: Sab 20 agosto 2011 alle 11:14
Autore: Alessandro Cavasinni
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