Novità pessime per la Lazio: si aggrava la posizione di Stefano Mauri. A questo punto l'Europa League è davvero lontanissima per il club di Lotito. Ecco le ultime dalla redazione di SportMediaset.

"Si fa sempre più delicata la posizione di Stefano Mauri. Il giocatore della Lazio, finito in manette nell'indagine sul calcioscommesse, avrebbe infatti mentito a Palazzi nella sua audizione negando l'evidenza e ritrattando poi una volta messo alle strette. Il suo principale problema è però rappresentato da una scheda telefonica intestata a Samanta Romano ma utilizzata dal centrocampista biancoceleste per contattare, ben 435 volte, Zamperini.

La sim incriminata, attiva tra il 12/4/2011 e il 16/07/2011, spunta improvvisamente nell'inchiesta tra quelle che contattano Zamperini, uomo chiave dell'indagine e contatto principale con il clan degli zingari, e aggancia spesso la cella vicina al campo di allenamento della Lazio. Secondo gli investigatori la carta sarebbe appunto stata attivata da Samanta Romano per conto di Luca Aureli, titolare di un'agenzia di scommesse, e sarebbe stata utilizzata da Mauri per "contatti illeciti tesi ad alterare le partite di calcio".

Sempre secondo lo Sco (Servizio Centrale Operativo della polizia), "tra le 12:42 e le 12:45 del 14 maggio (giorno di Lazio-Genoa), tutte le utenze (quelle cioè di Zamperini, Ilievski e Samanta Romano) venivano localizzate nella zona adiacente al centro sportivo SS Lazio". I tre, insomma, si sarebbero sentiti proprio a qualche ora dalla partita per definire i dettagli della combine.

Come non bastasse, Mauri ha da subito risposto agli inquirenti mentendo. Inizialmente sostenendo di non amare le scommesse salvo poi rettificare con un "la scheda mi serviva per giocare su basket e tennis" una volta messo di fronte all'evidenza delle prove. Quindi negando di conoscere Aureli con cui, invece, risultano nove telefonate dirette e che, stando al suo legale, era grande amico del calciatore".

Sezione: News / Data: Lun 04 giugno 2012 alle 12:07 / Fonte: Mediaset
Autore: Alessandro Cavasinni
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