Parole dure, quelle che ieri Antonio Conte ha pronunciato nei confronti della società nerazzurra dopo il 3-2 in rimonta del Borussia Dortmund che nel secondo tempo ha ribaltato un risultato che nel primo tempo sembrava in tasca ai nerazzurri. Le parole del tecnico salentino visibilmente deluso ed infastidito, quasi disarmato, hanno tuonato forte non solo al Westfalenstadion o in Viale della Liberazione ma anche nell'opinione pubblica che si divide come da copione in chi supporta la tesi di Conte e chi, invece, lo redarguisce.

Tra questi ultimi c'è anche Sandro Mazzola, storico ex nerazzurro che già in passato aveva contestato Conte e la scelta di puntare su di lui come tecnico per rilanciare le ambizioni della squadra e della società. "Sono rimasto davvero stupito dalle sue parole ieri sera, secondo me ha sbagliato. In questi casi non si dovrebbe mai parlare alla stampa ma affrontare il problema a microfoni spenti". Così la leggenda interista si esprime sullo sfogo di ieri del leccese ai microfoni di Adnkronos. Riconoscendo la necessità di dover operare nel mercato di gennaio, prende comunque le parti della società, attribuendo anche al tecnico qualche colpa sul risultato di Dortmund che, per quanto frustrante, va analizzato con lucidità. "Quando vinci 2-0 e perdi 3-2 qualche colpa sarà anche sua. Al di là dei modi sbagliati, io penso che qualcosa nel mercato di gennaio vada fatto: serve un centrocampista e magari un'alternativa a Lukaku in attacco ma solo se di qualità. Sicuramente è dura - ha ammesso Mazzola - ma i giocatori hanno le qualità. In queste partite decisive è fondamentale avere nervi saldi, se le gambe tremano contro il Barcellona sei fritto...".

Non si è risparmiato nelle critiche l'ex attaccante interista che ha parlato anche a TMW: "Conte può anche aver ragione ma avrebbe dovuto dire tutto prima, una volta finito il mercato. Doveva parlarne in società e non dirlo così alla stampa. Fossi nella società lo chiamerei e vis a vis gli direi: 'Ora basta, alla prossima non sei più con noi'. Al tempo stesso però spero che si riprenda e che la squadra faccia un bel cammino". Sulla partita di ieri aggiunge: "Partita incredibile ma sono cose da Inter. Se magari avesse perso il primo tempo 2-0 poi forse avrebbe vinto la partita 3-2. L'Inter è sempre stata così. Come risolvere la situazione? Lavorando sulla testa dei calciatori. Ricordo che dopo le sconfitte Helenio Herrera ci riuniva in campo e iniziavamo a camminare. Ad un certo punto ci chiamava ad uno ad uno e ci raccontava le sue convinzioni. I giorni successivi ci ripeteva le stesse cose. Al terzo o quarto giorni qualcuno cominciava a dire: 'Ma sai che mi ha convinto?' E' la conferma che occorre lavorare sulla testa, è quello il punto", chiosa. 

Sezione: News / Data: Mer 06 novembre 2019 alle 16:40
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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