Ieri sera l'assenza di Milito ha obbligato Mourinho a puntare nuovamente sul tridente, occasione d'oro per le nostre due ali Amantino Mancini e Ricardo Quaresma, ancora due oggetti misteriosi alla seconda stagione in nerazzurro. La scelta dell'allenatore è caduta sul brasiliano, che ha completato il reparto con Eto'o e Balotelli. Nonostante questa opportunità di tornare titolare, però, Mancini ha dimostrato di essere tutt'oggi un pesce fuor d'acqua nel gioco nerazzurro. Nonostante giocasse in quello che è il suo ruolo (esterno d'attacco), l'ex Roma ha mostrato evidenti limiti di intesa con i compagni e di impatto sul match. La sua presenza è stata impalpabile, non è riuscito a mettersi in mostra mai se non con il movimento verso il cuore dell'area che ha consentito a Stankovic di andare in gol di testa in totale libertà. Un po' poco, considerando che si tratta di una giocata senza palla... Certo, nessuno in campo ha brillato, ma gli altri giocatori sono titolari in pianta stabile nel progetto tattico di Mourinho, Mancini per questa ragione avrebbe dovuto dare qualcosa di più, legittimando la decisione del portoghese di impedirne il trasferimento a Genova sponda rossoblù. Invece, dopo l'espulsione di Balotelli, lo stesso Mourinho ha deciso di richiamarlo in panchina, non per questioni tattiche, piuttosto per la sua prestazione negativa che non lasciava speranze di migliorie.

Non a caso al suo posto è entrato Quaresma, stesso ruolo. E anche il Trivela, pur giocando mezz'ora, ha fatto davvero ben poco per meritarsi una nuova presenza a breve con la maglia nerazzurra. Troppe giocate leziose, poco movimento e continui errori di posizionamento che hanno indispettito lo stesso Mourinho. Doveva dare freschezza all'attacco, magari rendendosi pericolosi contro una difesa piuttosto lenta, invece si è allineato alla prestazione dei compagni senza neanche da loro manforte a centrocampo. Nel complesso, a Kazan l'esperimento delle ali è nuovamente fallito, nonostante la squadra giocasse con il tridente: un chiaro messaggio sul fatto che questa Inter non è in grado di giocare con le tre punte, soprattutto se gli interpreti sono due giocatori che non riescono a integrarsi nel gruppo.

Sezione: News / Data: Mer 30 settembre 2009 alle 10:32
Autore: Fabio Costantino
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