Il calcio italiano è ripartito ufficialmente ieri con la partita tra Juve e Milan andata in scena ieri sera in un Allianz Stadium deserto. Una situazione nuova che Giovanni Malagò, presidente del Coni, inquadra così ai microfoni de Il Mattino: "Cambia molto, ma non tutto. Il calcio ha fatto di necessità virtù, perché si è messo in condizione di accettare delle limitazioni per ripartire".

A un certo punto era sembrato Malagò fosse contrario alla ripresa, tanto che qualcuno lo ha definito 'nemico del calcio': "Mi è dispiaciuto per certi giudizi, c'è chi ha voluto creare una contrapposizione che non esiste - spiega -. Che non può e non deve esistere. Ma il calcio non può avere canali privilegiati rispetto ad altri sport. Mi ero permesso di dire che sarebbe servito un piano B per la ripartenza e mi sembra che siano stati messi sul tavolo un piano B e un piano C. Lo avevo detto non per invadere il campo ma perché quel piano alternativo andava immaginato anche conoscendo la complessità di interlocuzione del mondo del calcio, le sue conflittualità, le peculiarità dei suoi rappresentanti. Di tutto questo nessuno può e deve stupirsi".

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Sezione: News / Data: Sab 13 giugno 2020 alle 14:20
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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