Intervistato dal Corriere dello Sport, il prodotto della cantera nerazzurra campione d'Europa con la Primavera di Stramaccioni, oggi al Tenerife, Samuele Longo, secondo italiano all'estero (dietro a Balotelli) ad aver segnato di più in Europa, si racconta parlando della sua esperienza spagnola e togliendosi qualche sassolino dalla scarpa. 

Dodici centri già, se lo aspettava?
"Lo speravo, son voluto restare nella B spagnola per giocare con continuità e migliorare i numeri dell'anno scorso. Perché ho lasciato il Girona? Mi volevano trattenere, ma fino a una certo punto. Mi avevano chiesto di aspettare ma hanno temporeggiato troppo".

L'obiettivo stagionale?
"Arrivare ai playoff per poi centrare la promozione".

E' deluso di non aver ricevuto attenzioni dalla Serie A dopo i 14 gol dell'anno scorso?
"Qualche contatto c'è stato, ma nulla di concreto. A metà luglio ho iniziato la preparazione con l'Inter, ma non volevo entrare in un gruppo troppo 'tardi' ed essere costretto a rincorrere la condizione degli altri. I primi di agosto, quando ho capito che il Girona tergiversava, sono andato al Tenerife".

Perché ha preferito la Liga2 alla Serie B?
"Perché conosco il campionato e loro conoscono me".

Le piacerebbe indossare di nuovo la maglia dell'Inter?
"Giocare in un top club sarebbe il mio sogno. Voglio essere pronto per una squadra del genere".

Moratti pagò il 50% del suo cartellino ben 7.5 milioni per ricomprarla dal Genoa. Questa valutazione è stata un peso?
"No perché ero un ragazzino e non guardavo i numeri. Il problema è stato che, dopo aver fatto bene all'Espanyol, al Verona ho avuto un infortunio alla spalla e davanti a me c'era Toni. Negli anni successivi ho scelto società che non andavano bene per me".

Perché con Zeman al Cagliari non è esploso?
"Non mi ha mai dato possibilità di giocare. Solo Zola me la diede e sbagliai io".

A Frosinone che successe invece?
"Mi sono sentito preso in giro. C'era un gruppo che arrivava dalla Serie C e andavano avanti loro. Chiunque fosse stato comprato, non avrebbe giocato".

Il sogno è tornare in Serie A?
"Mi piacerebbe per dimostrare che ho un fatto un certo processo di crescita e di maturazione. Andrebbe bene anche la Liga o la Premier, ma un ritorno in A farebbe capire a qualcuno che con me si sbagliava".

Sezione: News / Data: Ven 02 marzo 2018 alle 13:46
Autore: Filippo M. Capra / Twitter: @FilippoMCapra
vedi letture
Print