Presente oggi a Milano al convegno "Il calcio che verrà: analisi e prospettive dell'industria del calcio italiano", organizzato da La Gazzetta dello Sport, Arel e l'Istituto del Credito Sportivo presso la Sala Montanelli della Rcs, il vicepresidente esecutivo dell'Inter Angelomario Moratti interviene sulla tematica del cambiamento o milgioramento degli stadi, un punto tra quelli di maggiore focalità per la 'ripartenza' (così si intitola il libro di Gianfranco Teotino e Michele Uva, presentato oggi proprio nel corso del convegno) del calcio italiano.

"Una problematica seria - ha commentato Moratti junior-, che noi teniamo in considerazione già da qualche anno e che va affrontata con attenzione. Forse adesso siamo arrivati al limite e alla necessità di soluzioni nel più breve tempo possibile, per questo mi auguro che l'iter della legge sugli stadi venga completato velocemente, ce n'è bisogno. Lo stadio può trasformarsi non solo in un beneficio per il club, molto più di quanto sia ora, ma anche per la città. Può trasformarsi in un punto d'incontro che possa accogliere persone anche durante la settimana, un punto d'attrazione. Senza barriere, senza reti, come in Inghilterra e ora in Germania, perché se metti una rete davanti a una persona, la persona si sente trattata come un animale. Con il rispetto reciproco, invece, si cresce e si può cambiare insieme, società e tifosi".

Sezione: News / Data: Lun 07 giugno 2010 alle 19:37 / Fonte: Inter.it
Autore: Christian Liotta
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