JULIO CESAR 6: Difficile imputargli colpe particolari, nel primo tempo deve limitarsi a respingere un sinistro velenoso di Zarate. I gol non sono una sua responsabilità. Nel primo è bravo a ribattere il primo tentativo di Matuzalem, ma sfortunato nella carambola. Nel secondo forse si fa trovare fuori posizione, ma è più merito di Rocchi che demerito suo.

MAICON 6,5: L’esterno brasiliano è già in gran forma nonostante abbia iniziato la preparazione in ritardo rispetto alla maggior parte dei compagni. Copre benissimo la fascia e duetta con continuità con le punte che girano da quelle parti. Non soffre mai la spinta di Kolarov, bene anche in fase di cross per servire gli attaccanti.

LUCIO 6: Meglio in attacco che in difesa. Per tre volte stacca bene di testa e va vicino al gol, peccato che non si faccia trovare al suo posto in occasione del gol di Rocchi, bravo a infilarsi tra Chivu e Zanetti e a beffare Julio Cesar con una palombella. L’impegno però è costante e già si comporta da leader, nel tempo migliorerà anche l’intesa con i compagni.

CHIVU 6: Copre bene la sua zona di competenza, senza particolari sbavature. In occasione del vantaggio laziale è ‘vittima’ di una carambola crudele, poi si fa sorprendere dalla rapidità di Rocchi sul gol del 2-0. Appare un po’ in ritardo di preparazione, soprattutto quando si tratta di non farsi superare in velocità.

ZANETTI 6: Dirottato come spesso gli accade ultimamente sulla fascia sinistra, disputa un primo tempo incolore e una ripresa di grande spinta. Un paio di sue discese mettono in crisi la retroguardia della Lazio, peccato che una volta arrivato nella zona calda il capitano non sappia come comportarsi. Come Lucio, anche lui si fa beffare da Rocchi in occasione del 2-0 che regala il trofeo ai romani.

MUNTARI 5,5: Si muove molto, cerca spesso il pallone ma perde di tanto in tanto la lucidità. Tiene molto a entrare nel vivo della manovra e a essere determinante, ma la fretta a volte è sua nemica e di palloni persi dal ghanese se ne contano molti. Rimedia una sacrosanta ammonizione, si batte molto e non evita il contatto fisico con l’avversario. Ha sulla coscienza l’errore che al 31’ avrebbe potuto cambiare le sorti del match (dall’84’ SUAZO s.v.: Poco in campo per un giudizio corretto, autore di un paio di buoni spunti sulla destra).

CAMBIASSO 6,5: Sta al suo posto, davanti alla difesa, e si conferma un mastino insuperabile. Segue la palla senza perderla mai di vista e cerca, anche se di rado, qualche sortita offensiva. E’ chiaro che vorrebbe fare di più in avanti, ma Mourinho lo ‘costringe’ a difendere il fortino e questo sembra quasi frustrarlo. A centrocampo è il migliore, peccato non venga aiutato dai colleghi di reparto.

THIAGO MOTTA 5,5: Stranamente sotto tono dopo le belle prestazioni dei giorni scorsi, l’ex genoano fatica a entrare in partita. Da lui ci si attenderebbe una presenza più evidente in mediana, ma contro la Lazio resta sulle sue, commette anche qualche fallo di troppo e soffre il dinamismo degli avanti biancocelesti (dal 64’ Balotelli 6,5: Ha il merito di rubare palla a Dabo e servire Eto’o per la rete della speranza, per il resto è sempre nel vivo dell’azione quando l’Inter spinge alla ricerca del pareggio. Bravo a puntare il marcatore di turno, fa quello che può).

STANKOVIC 6: Il serbo corre molto e cerca spesso e volentieri inserimenti in zona offensiva quando le due punte si allargano, come chiesto da Mourinho. Lo spazio per rendersi pericolosi c’è, peccato che la mira non sia la solita, anche a causa del caldo e dei kilometri macinati. Anche per questo il tecnico lo vorrebbe più vicino al centrocampo, affidando il ruolo di trequartista a un giocatore nato per svolgerlo e non semplicemente adattato come Deki (dal 64’ VIEIRA 5,5: Mourinho gli dà fiducia, nonostante sia sul piede di partenza, ma il francese offre ben poco del suo repertorio. Se la cava quando si tratta di difendere la sfera, ma dal punto di vista dell’impostazione non convince. Non sembra giochi con serenità, e questo è anche giustificabile).

ETO’O 6,5: Corre, dribbla, serve assist e va anche in gol. Per uno che aveva appena 70 minuti nelle gambe e alla fine è rimasto in campo per 95 non è affatto male. Nello stretto è imprendibile, con Milito l’intesa è già buona e la rete dell’1-2 è una perla di tecnica e potenza. Peccato per quell’errore sotto porta dopo aver preso bene il tempo a Muslera. Il camerunense dimostra di essere un grande attaccante, in grado di fare tante buone cose anche lontano dalla porta. Un buon segno per i tifosi e per Mouinho, che conta tantissimo sul suo inserimento nei meccanismi della squadra. Intanto, ci si può consolare con il suo primo gol in maglia nerazzurra, in attesa che ne arrivino molti altri.

MILITO 6,5: Nel primo tempo si vede poco, anche perché l’Iner non spinge come dovrebbe e potrebbe. Ma nella ripresa, complice anche un atteggiamento più offensivo della squadra, offre lampi di classe e pericolosità offensiva. Per due volte Muslera gli nega il gol, poi è Eto’o a smorzare il suo entusiasmo deviando da posizione irregolare un suo sinistro ben indirizzato. Poteva essere il gol del 2-2, invece ha aumentato solo la delusione. Cresce di livello l’intesa con Eto’o, i due si cercano con insistenza e si trovano spesso e volentieri.

All. MOURINHO 6: Esce sconfitto nel punteggio, ma non nel gioco. La sua colpa principale è forse quella di regalare il primo tempo alla Lazio, preferendo studiare le mosse di un avversario che sin dall’inizio giocava con il freno a mano tirato. Una volta scoperto il bluff biancoceleste, ordina ai suoi di alzare il baricentro e le occasioni fioccano. Non gli si può imputare alcunché poi se la palla non entra in alcun modo. Non avrà alzato la Supercoppa al cielo di Pechino, ma di certo il tecnico portoghese oggi ha capito più che mai di avere tra le mani un’ottima squadra.

LAZIO: Muslera 7,5; Lichtsteiner 6,5, Siviglia 6, Diakitè 5,5, Kolarov 6; Brocchi 6, Baronio 6 (dal 53’ Dabo 5), Mauri 6,5 (dall’80’ Cribari s.v.); Matuzalem 7; Rocchi 7,5 (dal 62’ Cruz 6), Zarate 6,5. All. Ballardini 6,5.
 

Arbitro MORGANTI 6,5.

Sezione: News / Data: Sab 08 agosto 2009 alle 17:06
Autore: Fabio Costantino
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