JULIO CESAR 6- – Viene sorpreso dalle conclusioni da fuori di Cigarini e Doni, e sul primo gol poco può contro il capitano orobico lasciato troppo solo dalla difesa. Da però l’impressione di essere un po’ con la testa tra le nuvole.

ZANETTI 6,5 – La coppa alzata in cielo dopo la partita, la terza di fila per lui, è degno premio per una stagione da incorniciare. Anche oggi, grandi lampi di classe, in progressione come in fase di rottura del gioco avversario.

CORDOBA 6 – Alcuni interventi buoni, altri invece più azzardati e poco fruttuosi.

SAMUEL 6 – Contiene a dovere Plasmati, che si fa notare poco dalla parti di Julio Cesar.

CHIVU 6 – Defendi gli da pochi problemi, e lui talvolta va a dare anche una mano ai centrali. Sempre importante. DAL 64’ MAICON 6 – E’ arrivato anche il giorno del suo atteso rientro in campo. Subito due accelerate di quelle che sa fare lui, su una di queste arriva la traversa di Crespo.

CAMBIASSO 7 – Col suo gol toglie all’Inter il pensiero di chiudere la stagione con una sconfitta interna. Poi, è sempre l’indomito “Cuchu”, sul quale si può puntare ad occhi chiusi.

MUNTARI 6,5 – Combattivo, grintoso, volenteroso, centra il gol e un altro stupendo gli viene negato per una segnalazione di fuorigioco. Inossidabile come non mai, il ghanese.

STANKOVIC 5,5 – Decisamente svagato, fatica a imbroccare l’azione giusta. DAL 66’ CRESPO 6 – Appena entrato, rischia di mettere un nuovo sigillo al suo torneo con una rete in stile Roma, ma stavolta trova l’opposizione del legno orizzontale.

FIGO 6,5 – La sua ultima partita della carriera dura 43’, nei quali, con la fascia di capitano al braccio, getta il cuore oltre l’ostacolo dando il massimo e anche di più per i compagni. La standing ovation al momento della sua sostituzione, insieme al tacco di Ibra del 4-3, è il momento più bello della partita di San Siro. DAL 43’ SANTON 6 – Corre un grosso rischio scivolando in area e consentendo a Padoin di colpire a botta sicura; per sua fortuna, l’avversario sbaglia un gol fatto. Un po’ più sicuro a sinistra.

IBRAHIMOVIC 7,5 – Ha centrato il fatidico obiettivo: doppietta, 25 gol e titolo di capocannoniere in tasca. Due gol di pregevole fattura, uno castigando un fuorigioco male applicato dalla difesa orobica, un altro con un tacco inventato all’istante a beffare Coppola. E’ il perno che calamita palloni, che mette apprensione costante agli avversari, insomma l’mvp del match. E del campionato nerazzurro.

BALOTELLI 6,5 – Per un’ora e passa rimane un po’ sulle sue, prova a collaborare alla manovra offensiva ma spesso finisce con l’isolarsi. L’ultimo spicchio di partita, però, lo vede grande protagonista.

ALLENATORE: BERNAZZANI 6,5 – Visto che Mourinho gli ha lasciato la guida tecnica, allora il voto lo diamo a lui. Bravo perché ha saputo resistere alla “pressione” di Mou mantenendo la sua imbattibilità interna grazie alle reti del Cuchu e di Ibra. Ma bravo anche a non farsi sfuggire mai la partita, anche nel momento, chiamiamolo così, più “delicato”.

ATALANTA: Consigli 5,5 (45’ Coppola 5,5); Garics 5,5, Talamonti 5,5, Manfredini 6, Bellini 6; Defendi 5,5 (72’ Cerci 6), Cigarini 7, Guarente 6, Padoin 5,5; Doni 7, Plasmati 5,5 (85’ Parravicini sv). Allenatore: Del Neri 6.

ARBITRO: ROCCHI 5 – Riesce a rovinare la festa dei tifosi dell’Inter con alcune decisioni alquanto incomprensibili. E gli assistenti raramente lo assistono a dovere. ASSISTENTI: BAGNOLI – PONZIANI 5

Sezione: News / Data: Dom 31 maggio 2009 alle 19:32
Autore: Christian Liotta
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