L’obiettivo è di quelli importanti: dopo lo smacco dell'edizione 2012 e la vana candidatura per il 2016, l'Italia punta all'organizzazione degli Europei di calcio del 2028 per rilanciare il movimento calcistico del Paese. Stando a La Repubblica, l’idea, che tra l'altro era già nel programma di Carlo Tavecchio è stata confermata da Michele Uva, dg della Federcalcio ma anche vicepresidente Uefa, alla presentazione del nuovo stadio del Cagliari e non dispiace a Giovanni Malagò, nelle ore in cui il Coni lavora alla candidatura di Torino e Milano ai Giochi invernali del 2026. 

L'Italia deve però ripartire quasi da zero: i nuovi parametri Uefa in vigore già per l’edizione 2024 richiedono 10 stadi, tre da almeno 50mila posti (preferibilmente uno da 60mila), tre da 40mila, 4 da 30mila. Si parla di capacità netta, biglietti effettivamente disponibili. La candidatura italiana potrebbe incidere su molti progetti di stadi nuovi in cantiere nel Paese, correggendo parzialmente il trend dello stadio piccolo ma sostenibile. Al momento sono eleggibili l’Olimpico, San Siro e lo Juventus Stadium. Potrebbero aggiungersi il nuovo stadio della Roma, il nuovo impianto di Firenze da 40mila posti, il nuovo San Nicola ripensato da 44mila. Bologna ristrutturerà il Dall’ Ara: il piano è scendere da 36mila a 23mila, sarebbe fuori. Il 24 settembre l’Uefa assegnerà gli Europei 2024 scegliendo fra Turchia e Germania. Il giorno dopo, si aprirà di fatto la partita politica dell'Italia per l'edizione successiva.
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Sezione: News / Data: Mar 27 marzo 2018 alle 08:00 / Fonte: Calcioefinanza.it
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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