Jan Kluitenberg, ex preparatore atletico dell'Everton ai tempi di Ronald Koeman, ha parlato ai microfoni di Liverpool Echo anche della sua esperienza con Romelu Lukaku. Rivelando un dettaglio: "Devo essere onesto: Romelu era un po' pigro. La mia sfida è sempre quella di chiarire nella mia mente ciò di cui i giocatori hanno bisogno. Nel caso di Romelu, dissi a Koeman: 'Sediamoci con lui e mettiamolo in chiaro per lui'. Perché ha velocità, è potente, è davvero un buon atleta ma in alcuni dettagli non si tratta sempre di essere più forte o più veloce, ma devi creare uno scheletro per assicurarti di non farti male. Sapevamo fosse molto veloce, ma in Inghilterra hai sempre due o tre difensori al collo, quindi abbiamo lavorato sulla sua svolta, quella velocità sul primo metro. Quindi a lui serviva non tanto il lavoro in palestra ma sul campo: come muoversi, come lavorare sull'agilità, quel tipo di dettagli. Un giocatore diverso avrebbe bisogno di maggior lavoro sul corpo, ma Romelu doveva essere fresco. Quell'agilità e il lavoro sui primi metri gli hanno dato alcuni passi in più dentro o intorno l'area. Devo dire che è stato fantastico lavorare con lui. Ma a volte, come Virgil van Dijk, bisognava prenderlo per la maglia e dirgli di non pensare di essere arrivato perché aveva bisogno di lavorare ogni giorno". 

Kluitenberg aggiunge: "Ricordo una partita che abbiamo giocato in trasferta contro il Manchester Cuty, quando lui prese palla a metà campo, arrivò da sinistra e segnò l'1-0. Nel suo caso è un ragazzo fortunato: è veloce, è fortissimo ma abbiamo investito un po' di tempo per il lavoro col pallone. E ci sono state una o due volte in cui Ronald non era contento, aveva bisogno di lui per fare la parte fisica in campo e non in palestra, così poteva avere più ossigeno per i suoi polmoni e correre più a lungo in campo".

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Sezione: News / Data: Ven 02 aprile 2021 alle 16:49
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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