Lunga intervista al sito Fanpage.it per Pierfrancesco Maran, Assessore all'Urbanistica del Comune di Milano, che fa il punto della situazione sul progetto del nuovo stadio di San Siro dopo l'accordo raggiunto ieri per la riduzione delle volumetrie. Escludendo, tra le altre cose, l'idea di un referendum popolare avente come oggetto la costruzione del nuovo impianto: "Ad oggi la escludiamo, nel senso che ci sembra giusto che siano gli organi preposti ad assumersi una responsabilità, sia perché è il loro compito e sia perché hanno accesso a una serie di valutazioni e informazioni che vanno comprese. Dal nostro punto di vista è giusto che in un sistema di democrazia rappresentativa siano gli enti come il Consiglio comunale a doversi esprimere sulla vicenda. Punto critico è stato anche la mancanza di un'analisi costi-benefici legata all'eventuale ristrutturazione dell'attuale Meazza, anche se Maran precisa: "Questo non è vero, nel senso che può essere opinabile come sempre se le valutazioni siano state sufficienti o insufficienti. Le squadre hanno anche commissionato uno studio al Politecnico di Milano che va a rafforzare la loro proposta di costruire un nuovo stadio. Nel corso di tutte le riunioni negli ultimi due anni Inter e Milan ci hanno categoricamente escluso la possibilità di ristrutturare il Meazza, valutando o di non fare niente, o di costruirvi a fianco o di valutare altri luoghi nella Città metropolitana. Il tema che resta aperto è chiaramente la premessa, cioè le loro esigenze: come tutti gli oggetti anche il Meazza può essere ristrutturato, oggi sicuramente non è più il top di gamma in Europa dal punto di vista della funzionalità, però stiamo parlando di uno stadio ben mantenuto nel corso degli anni. Ma il punto è che o ti accontenti di uno stadio che sta invecchiando progressivamente e che su alcuni elementi oggi essenziali per essere considerato uno stadio di fascia alta fa fatica, oppure provi a fare un'operazione diversa. Le squadre ci hanno detto che non valeva la pena investire per dargli un'ulteriore ammodernata".

Nuovo stadio come opportunità per Milano? "Io valuto positivamente che anche Milan e Inter, e devo dire fortunatamente non solo loro, vogliano proseguire con gli investimenti nonostante il periodo sia di incertezza. Questo va rispettato: ero come tanti un sostenitore più della ristrutturazione che di un nuovo impianto, però credo anche che se la volontà da parte delle squadre è così ferma bisogna cercare di far sì che il progetto sia il più bello possibile. E poi sarebbe un peccato se le condizioni portassero a spostare lo stadio in altre parti dell'area metropolitana. Io non posso escludere nulla, so che ci sono tante aree nell'Area metropolitana che cercano un'identità. Si è parlato tanto di Sesto, ma pensiamo anche a Segrate dopo il fallimento del grande centro commerciale Westfield. So che esistono delle alternative e devo valutare anche questo elemento. L'altra questione è che noi nei decenni abbiamo costruito un sistema attorno a San Siro perché sia in grado di ospitare eventi di massa, compresa la nuova linea metropolitana, e quindi dobbiamo anche preservarla come zona. Secondo noi è il quartiere San Siro quello che deve ospitare lo stadio. E un altro elemento che va valorizzato ed è importante è che Milano è uno dei pochi casi in Europa in cui due società calcistiche hanno un progetto nuovo per stare insieme, altrove quasi tutte le big hanno un loro singolo stadio". 

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Sezione: News / Data: Gio 25 giugno 2020 alle 22:51
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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