Prosegue la battaglia di Gianni Infantino, presidente della FIFA, per ridurre i compensi dei procuratori e limitarne il raggio d'azione. Il progetto di riforma, però, per come è concepito, non va giù ai diretti interessati: "La riforma è benvenuta - ha dichiarato al "Corriere dello Sport" Beppe Galli, presidente dell'Associazione Italiana Agenti Calciatori -, ma ci piacerebbe sapere come mai nell’aprile 2015 la FIFA stessa ha deciso per la deregulation della nostra categoria, abolendo l’obbligo dell’esame per l’accesso alla professione".

Dunque l'aggiunta: "Ben venga una riforma condivisa e non da regime totalitario. Una riforma della quale nessuno avrà la certezza che non possa essere bloccata e cancellata da un qualsiasi tribunale mondiale".

Galli ha poi rilanciato: "Vi sembriamo soggetti che vogliono fare le cose nell’ombra? La trasparenza nell'azione persiste, non ci stiamo ad essere il capro espiatorio di un sistema che non sta in piedi per delle evidenti mancanze di qualcuno, ma che si diverte a osservare le campagne mediatiche 'da caccia alle streghe' che ciclicamente ci riguardano". Lo riportano i colleghi di TuttoB.
Sezione: News / Data: Sab 25 dicembre 2021 alle 17:30
Autore: Niccolò Anfosso
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