Jürgen Klinsmann a Interello per il figlio Jonathan, di professione portiere. L'occasione di una chiacchierata con la Gazzetta dello Sport. "Ci siamo fermati in Europa in vacanza e abbiamo fatto tappa dai miei vecchi amici. Prima allo Stoccarda, adesso all’Inter. Vediamo di aiutarlo a crescere nei fondamentali. E Castellini è il numero uno…", dice l'atutale Ct degli Stati Uniti. 

Segue l’Inter? 
"È interista come me, lui tifa le squadre per cui ho giocato".

Lei come vede questo periodo nuovo dei nerazzurri? 
"Quando si cambia leadership c’è sempre da affrontare qualche difficoltà. Passare da una proprietà a un’altra comporta dei problemi. Ma credo proprio che Erick Thohir saprà portare benefici".

La stagione passata non è stata nè semplice nè fortunata… 
"Devono trovare la nuova strada corretta. E per farlo ci vuole pazienza, fiducia e tempo. Non si può avere tutto e subito".

Il mercato inizia a muoversi ora, fino a qualche giorno fa sembrava che non riscuotesse appeal l’Inter. 
"Non credo, io la consiglierei a tutti i top player del mondo. L’Inter è l’Inter, un nome che è una garanzia e che conta ancora nel mondo del calcio. A livello globale non ha subìto alcun contraccolpo". 

Mancini è l’uomo giusto? 
"Ha occhio e conoscenza internazionali. Sa come si gioca in Italia e nei maggiori Paesi europei. Anche lui come il nuovo management nerazzurro ha bisogno di tempo. Ma Mancini è l’uomo giusto". 

 

Sezione: News / Data: Gio 18 giugno 2015 alle 13:20 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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