Ospite della rubrica #FourTwoThreeOne di Inter Fan TV, Kevin Cauet, ex allenatore dei Giovanissimi dell'Inter e figlio dell'ex centrocampista nerazzurro Benoit, parla a 360° della situazione della squadra. "Dobbiamo lavorare sulla continuità, abbiamo troppa alternanza tra momenti di sostanza e momenti negativi. Dobbiamo migliorare nell’attaccare gli avversari, non siamo ancora al 100%. L’inter è stata messa sotto pesantemente, ma sono tre punti che guadagnati così ti caricano di più".

Kevin allora analizza cosa è mancato alla squadra viola. "La Fiorentina spesso non ha affondato perché vittima della propria frenesia. Al posto della squadra viola, Sampdoria o Tottenham sicuramente ci avrebbero fatto ancora più male".

Già, gli Spurs. "Contro di noi si sono persi. La Fiorentina ci ha messo in difficoltà, ha tenuto il campo, ma spesso si è fatta prendere dalla frenesia".

Diversi i giocatori viola che hanno colpito il giovane di casa Cauet. "Simeone, Mirallas, Pjaca, Chiesa. Ha giovani con forza, a livello strutturale sono devastanti. Anche capaci di puntare sull’1vs1.  Noi siamo più lenti e prevedibili. Non ricordo, tranne che nel finale, 1vs1 di Icardi, Perisic, Brozovic. La squadra di Pioli non ha avuto la lucidità di fermarsi e di puntare a fare gol. Lo ha dimostrato anche contro la Sampdoria, quando i doriani hanno approfittato del calo dei viola nella ripresa per pareggiare".

Inter-Fiorentina è stata, anche, la partita di Mazzoleni. "Il rigore assegnato all’Inter è oggettivo. Le proteste della Fiorentina sono legittime, così come per la mancata espulsione di Asamoah. Ma se fosse stato dato il secondo giallo, allora ci si sarebbe interrogati sulla legittimità del primo. In occasione del contatto in area tra lui e Chiesa, forse Mazzoleni ha visto un contatto, ma non meritevole di rigore. Per questo mi spiego la mancata ammonizione per simulazione a Chiesa. Certo, se non usi il VAR,  vuol dire che tu sei molto sicuro. La tua convinzione, però, di sicuro ti ha fatto sbagliare qualcosa. La tua è presunzione, perché se hai uno strumento come il VAR, è giusto utilizzarlo".

Il discorso poi vira su un grande protagonista di questo momento nerazzurro. "In mezzo al campo, va detto, non ci sono alternative a Brozovic. Nelle ultime partite è cresciuto in maniera esponenziale. Lui vuole fare tanto, corre molto, ma poi finisce per diminuire la qualità di passaggi. Merito a Spalletti, che lo ha trasformato. Ieri ha giocato molto in verticale. Per Nainggolan, per Perisic, per Candreva, altro giocatore in crescita. Brozo sta facendo registrare ottime statistiche, che sono comunque interpretabili. Di sicuro, costruisce molto per la squadra. All’inizio di stagione gli si chiedeva lavoro diverso che per la Croazia, e ha fatto fatica. Ora i suoi movimenti cominciano a pagare. Il calcio è uno sport di squadra, difficilmente si trova un solo colpevole. Le idee di gioco si vedono nelle richieste di palla, nei movimenti a palla lontana".

Poi la discussione passa sul capitano, Mauro Icardi." In area di rigore ha una media fenomenale. I numeri sono straordinari, ed è solo ad inizio carriera. Ma fuori dall’area deve sforzarsi, può farlo, lo ha dimostrato contro il Torino. Lui deve imparare a muoversi più dalla posizione centrale, in questo modo darà meno riferimenti. Guarda il gol contro il Tottenham: Icardi è rimasto vittima di un contrasto, era attardato e questa è stata la chiave. Ma non è l’unico ad avere un momento di calo. Perisic non lo riconosco rispetto all’anno passato. Però Icardi deve andare oltre questo suo limite. Ora stiamo parlando di questo, ma prima, ci scommetto, tutti gli allenatori avversari erano più tranquilli, perché solo Icardi si spingeva in area. Se imparasse a fare quel passo indietro, a ritardare facendo inserire i compagni, diventerebbe devastante".

Un commento poi sull'estate nerazzurra. "Il mercato dell’Inter ha concesso di avere alternative di qualità. Una è sicuramente Keita, che non ha come ruolo naturale quello della prima punta, ma si può sacrificare. Sugli esterni, devi avere dei giocatori con il coraggio di andare al dribbling, per poi cercare la conclusione. Keita e Politano ce l’hanno, ma con una interpretazione diversa. Con De Vrij la difesa è forte, ma forse non la migliore di Italia. Quella della Juventus per me rimane un gradino sopra".

Federico Rana

VIDEO - GIOIA, RABBIA E DI NUOVO GIOIA: INTER-FIORENTINA VISTA DA TRAMONTANA

Sezione: News / Data: Mer 26 settembre 2018 alle 18:23
Autore: FcInterNews Redazione
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