"Chi sceglie di fare l'arbitro sa perfettamente che l'errore è quotidiano o quasi e sopporta anche le critiche, ha le spalle larghe. Polemiche? Quel 'Nel recupero vinciamo' è stato qualcosa di ridicolo. I social hanno esasperato ogni situazione perché in tv ci metti la faccia, al pc o attraverso un telefonino è tutto più semplice". Intervenuto sulle frequenze di Radio Marte, l'ex arbitro Paolo Tagliavento torna sulle polemiche del post Inter-Juventus della passata stagione, quando fu pizzicato dalle telecamere a bordo campo durante un labiale dubbio dopo il momentaneo 2-2 bianconero. 

"Il mio rimpianto - ha poi sottolineato Tagliavento - è non aver avuto il Var che è arrivato tardi. I miei 3 o 4 errori più importanti in carriera sarebbero stati risolti. Il gol di Muntari è oggettivamente uno dei più grandi, ma già un anno dopo con gli addizionali non sarebbe capitato, oggi poi con la goal line technology non ne parliamo proprio. Sono felice di aver fatto l'arbitro in quella generazione. Poi, quello che non è successo in 30 anni è accaduto in 5 anni dove la tecnologia ha preso il sopravvento nel mondo del calcio. Gli arbitri sono tutti felici della tecnologia perché ora la possibilità di sbagliare è minima ed è una cosa che fa piacere a chi dirige una partita", ha aggiunto Tagliavento che non dimentica l'esperienza internazionale. "Tra tante partite arbitrate, la bellezza di arbitrare all'estero, in Champions, nessuno la batte. Ricordo tante partite, in particolare Scozia-Inghilterra perché c'è tutta una storia politica e di cultura dietro, due popoli corretti che vivono questa partita oltre l'evento sportivo e questo clima lo leggevo negli occhi dei calciatori e lo sentivo dagli spalti".

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Sezione: News / Data: Ven 23 novembre 2018 alle 18:04 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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