La sua storia ha colpito il mondo e commosso l'Inter, visto che Théo, il ragazzo delle banlieues di Parigi vittima di gravi abusi da parte della polizia francese nei mesi scorsi si fece immortalare durante la visita dell'allora presidente François Hollande in ospedale con la maglia nerazzurra. Oggi Théo racconta la sua storia ai microfoni del magazine So Foot. Dal sogno di avere una carriera calcistica fino alla sua presenza da spettatore nel derby della vigilia di Pasqua: "Io ero allo stadio, anche se mi dico che avrei dovuto essere lì da calciatore. Sono tifoso dell'Inter da quando ero piccolo, ho visto due volte la squadra allo stadio: l'altra è stata il 7-1 con l'Atalanta con triplette di Mauro Icardi, il miglior numero nove del mondo, e di Ever Banega, il miglior centrocampista del mondo. Un risultato che non arrivava dal 1945. Poi, ho visto Javier Zanetti: probabilmente è stato uno dei momenti più belli della mia vita, ho avuto i brividi. Avrei voluto vederlo giocare dal vivo, lui è il comandante. Ha lasciato il calcio a quarant'anni, e ancora non era stanco. Vedere San Siro dal vivo non ha nulla a che fare con la tv: senti il campo, anche da lontano. L'Italia è una cosa incredibile, a ogni gol di Icardi lo stadio va in ebollizione. Non riesco a descrivere questa cosa: con l'Atalanta c'era una vera comunione, ma al derby, quando il Milan ha segnato il 2-2, è calato il silenzio. Icardi ha pianto, è stata una cosa molto commovente per noi tifosi; è un nostro giocatore, è molto amato".

In cornice Théo ha una maglia di Adriano, "il mio primo idolo, scoperto quando avevo sette-otto anni. Non ci sono parole per descrivere un giocatore come lui, purtroppo la sua mancanza di serietà ne ha pregiudicato una grande carriera. Ma quel poco che ha fatto mi ha convinto che avrei dovuto giocare a calcio per essere come lui. Non potevamo prendere l'Inter giocando a Pes proprio perché c'è lui. Altri giocatori che ammiro? Diego Milito". Dopo uno scambio di battute col fratello milanista, Théo svela la propria commozione per il regalo ricevuto dall'Inter: "Mi hanno donato i biglietti del derby. Sono dovuti venire a cercarmi perché non parlando italiano mi ero perso. Sarei dovuto andare nello spogliatoio dopo la partita, ma visto l'esito sarebbe stato difficile e lo capisco. 

Sezione: News / Data: Lun 22 maggio 2017 alle 22:23
Autore: Redazione FcInterNews.it
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