Intervistato da InterTV, Fabio Galante - doppio ex della sfida tra Empoli e Inter - ha ripercorso le tappe cruciali del suo passato. Una carriera iniziata nel vivaio proprio della squadra azzurra.

Quanto è stato importante iniziare il percorso calcistico da una piazza come Empoli?
"Sicuramente è stato importante, perché io venivo da Montecatini Terme che distava soltanto trenta chilometri dal Castellani. Con gli azzurri ho fatto tutta la trafila delle giovanili e poi ho esordito anche in prima squadra, che all'epoca militava in terza serie. Ho capito bene che per diventare calciatori bisogna compiere tanti sacrifici. Il settore giovanile dell'Empoli è tuttora uno dei più importanti del panorama italiano. Ricordo d'aver avuto la fortuna di giocare insieme ad altri giocatori che poi sono arrivati in Serie A: Montella, Birindelli, Di Francesco, Gautieri".

Un'esperienza che l'ha formata sia come calciatore che a livello umano.
"Certo, entrambe le cose. Empoli è una realtà di famiglia, dove vieni seguito quotidianamente. Ho fatto la scelta giusta. Dopo sono approdato al Genoa, un'altra realtà importante, prima dell'arrivo a Milano. Diciamo che sono arrivato all'Inter proprio nel momento giusto, già formato e con qualche esperienza in Serie A. Una scelta azzeccata, insomma".

La chiamata della Beneamata è stata un'occasione da cogliere al volo.
"Se dovessi dare un consiglio ad un giovane che gioca, ad esempio, in una squadra come l'Empoli, gli direi di compiere un passo alla volta. Passando magari da un club 'piccolino' ad un altro di livello medio, prima di raggiungere una grande società".

Sezione: News / Data: Ven 28 dicembre 2018 alle 20:26
Autore: Andrea Pontone / Twitter: @_AndreaPontone
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