"Questa è la partita". Wesley Sneijder spiega con queste semplici parole cosa vuole dire il derby col Milan per lui. L'olandese, protagonista di una lunga intervista su SportWeek, il settimanale della Gazzetta dello Sport in edicola quest'oggi, confessa la sua grande attesa per l'evento di domani sera: "La gente, l'atmosfera, milioni di occhi che ti guardano in tv. Ecco, io amo questo mestiere. E lo amo ancora di più in partite così". Belle parole per i prossimi avversari: "Il Milan secondo me fa un bel calcio, è una squadra affiatata, ha giocatori di gran classe. E Ronaldinho è tornato sui suoi livelli abituali", ma anche per il suo allenatore José Mourinho: "Insieme a Ten Cate, è il mio tecnico preferito. Ha carisma, qualità umane e tattiche. Ha capito le mie qualità e in base a quelle mi ha messo al posto giusto in campo".

Il suo debutto nel derby di andata è coinciso anche con la prima vittoria personale contro il Milan: "Avevo giocato tante volte contro di loro, ma mai vinto. Ora che ho cominciato, però, non vorrei smettere più". Quando gli viene chiesto se accetterebbe di vincere la Champions, a discapito del campionato, Sneijder risponde secco: "Sì, subito. La Champions è la Champions". Flashback anche sull'esperienza di Inter-Lazio vissuta in curva Nord: "Esperienza diversa, simpatica, coinvolgente. Se ci sarà l'occasione, lo rifarò". Caso-Balotelli e razzismo negli stadi; Wesley rivela: "In Olanda succede spesso che le partite vengano sospese in caso di cori razzisti. Sono d'accordo a farlo anche in Italia. Comunque Mario è un ragazzo simpatico e in gamba, oltre che talentuoso". Insomma, il genio olandese sembra essersi ambientato alla grande in Italia; eppure, qualcosa che non gradisce c'è: "I campi di gioco; alcuni sono proprio messi male".

Sezione: News / Data: Sab 23 gennaio 2010 alle 13:26 / Fonte: SportWeek
Autore: Christian Liotta
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