Corsa parallela per i nuovi stadi di Milano e Cagliari. Come riporta La Repubblica, i nuovi impianti che sostituiranno il Meazza e la Sardegna Arena non sono ovviamente più nella lista delle priorità di un Paese in emergenza sanitaria a causa del Covid. Tuttavia, mentre per il progetto dello stadio del Cagliari sarebbero queste le settimane decisive (Tommaso Giulini, il presidente dei rossoblu, ha dichiarato di confidare che il nuovo stadio possa essere a disposizione della squadra e dei tifosi dalla stagione 2023-24) per il nuovo San Siro invece i tempi sarebbero più lunghi: al momento non si può escludere che l'inaugurazione delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 avvenga ancora nell'attuale Meazza ed è dunque con parecchio interesse che Milano guarda all'iter burocratico in corso nel capoluogo sardo. La legge sugli stadi, imponendo la sostenibilità finanziaria delle opere, rende plausibile la necessità che per il nuovo stadio di Cagliari, accanto ai capitali privati, venga stanziata una percentuale di denaro pubblico, legata proprio alla volontà di realizzare i nuovi spazi commerciali: è anche su questo aspetto della suddivisione dei costi tra il Cagliari e gli enti pubblici che si sta discutendo. Solo quando il nodo verrà sciolto, potrà arrivare il nulla osta per cominciare l'abbattimento del Sant'Elia e la definitiva assegnazione dell'appalto. Da quel momento ci vorranno 24-25 mesi per il completamento dei lavori. E' la ragione per la quale l'orizzonte dell'inaugurazione si è spostato alla stagione 2023-24.

Sezione: News / Data: Sab 23 gennaio 2021 alle 14:41 / Fonte: Repubblica.it
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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