Nel suo fondo per il Corriere della Sera, Mario Sconcerti esprime i suoi dubbi sul campionato che potrebbe ripartire dopo il prolungato stop per l'emergenza Covid-19: "Che si cerchi di giocare è giusto, meno responsabile è cercare di farlo a ogni costo. Non è corretto nemmeno lo scopo: evitare le tante cause che potrebbero arrivare in Federcalcio. Il calcio di serie A per continuare, unico sport in Italia e ormai unica parte del calcio, sta facendo pesare tutto il suo lusso. (...) In tutto questo restano quasi sconosciuti alcuni elementi fondamentali. Quanto agonismo potrà esserci in campo? Non credo molto, non almeno nei quattro quinti delle partite. Se si chiedono cinque cambi invece di tre significa che ci si aspetta un rendimento atletico nettamente inferiore. Questo porta a un calcio di meno pressing, di più scorrimento palla, meno deciso dalle caratteristiche abituali dei giocatori. In sintesi, un calcio più controllabile. Sky e Dazn saranno disponibili a pagare lo stesso prezzo per un calcio molto diverso? O chiederanno sconti tangibili? È una domanda importante perché l’altro scopo per cui ricominciare è non perdere i soldi delle televisioni. Per ora a mia conoscenza né Sky né Dazn hanno detto niente di ufficiale, un silenzio così lungo da far nascere idee diverse. Non si sa nemmeno quanto la gente possa amare una stagione già ampiamente usata, ormai contraffatta rispetto all’originale e con alle spalle già adesso oltre 23 mila morti. Il calcio televisivo infine non è gratuito. Avrà voglia di pagarlo la gente come fosse nuovo di zecca? Qualcuno gliel’ha chiesto o sarà un obbligo anche questo?".

Sezione: News / Data: Dom 19 aprile 2020 alle 13:40
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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