Nella lunga intervista concessa al Corriere dello Sport, il centrocampista dell’Inter Hernanes ha parlato anche di alcune tematiche legate al campionato di Serie A, a partire dalle formazioni favorite per la corsa al terzo posto: “Dico Napoli, Milan e Lazio. Il Napoli è davvero una bella squadra, la Lazio sta facendo molto bene e il Milan si è sistemato nelle ultime settimane. Attenzione però anche alla Samp e al Genoa. Abbiamo grande rispetto per tutti, ma noi guardiamo la nostra strada: se correggiamo i punti deboli che abbiamo senza guardare troppo la classifica, possiamo arrivare in alto”. 

Sorpreso dal campionato della Lazio? 

“No, perché sapevo che aveva una squadra forte e pensavo fin dall’inizio che potesse competere ad alti livelli”. 

La stupisce invece lo sfogo di Klose e il fatto che sia poco utilizzato? 

“Mi aspettavo che giocasse di più perché lui mi piace molto, ma è anche vero che Djordjevic ha fatto bene. Quando gioca, Klose dà sempre il suo contributo”. 

E’ ancora in contatto con alcuni dei suoi ex compagni della Lazio? 

“Parlo con Ederson, Ledesma, Candreva e Felipe Anderson che nell’ultima gara contro l’Inter con i suoi due gol mi ha fatto un bello scherzetto... Quando è arrivato in Italia non lo conoscevo, ma ho capito subito che aveva potenzialità incredibili”. 

Qual è il bilancio del suo 2014 nerazzurro? 

“Facendo una retrospettiva (dice proprio così, ndr) ammetto che mi aspettavo molto di più. Ho avuto due infortuni gravi: quello all’adduttore destro con la Lazio (a Milano è arrivato non al top, ndr) e quello all’adduttore sinistro con l’Inter. Quest’anno non mi lascerà un bel ricordo e non mi è piaciuto anche se ammetto di aver imparato molto qui all’Inter. Credo che siano state gettate le basi per raggiungere obiettivi importanti”. 

E’ giusto dire che a Milano il vero Hernanes non lo hanno ancora visto? 

“In alcune partite ho fatto bene e mi sono espresso come posso, in altre no. Penso di poter dare molto di più”. 

Quanto le manca la Champions League? 

“Tanto perché non l’ho ancora giocata. Grazie a Dio i miei obiettivi in carriera li ho raggiunti quasi tutti e ritengo che nei prossimi anni giocherò anche la Champions. Con l’Inter”. 

E’ vero che per rendere al massimo si avvale dell’aiuto di un motivatore? 

“Non è un motivatore, ma un mental coach che si chiama Sandro Corapi. Noi giocatori alleniamo il fisico, ma la parte più importante del nostro corpo è il cervello e quella non sappiamo come sfruttarla al meglio. Ho sempre avuto sete di imparare, di conoscere e di studiare l’essere umano. Sandro mi sta aiutando”. 

Chiudiamo con un sogno nel cassetto per il 2015: scelga cosa vincere tra la Coppa Italia e l’Europa League? 

“L’Europa League perché almeno potrò giocare la Champions”.

Sezione: News / Data: Ven 02 gennaio 2015 alle 08:56 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Redazione FcInterNews.it
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