"Arrivano tutti oggi: Erick Thohir e Marcelo Brozovic. Non ancora Jeison Murillo, corazziere (m.1,85 x 72 kg) difensivo colombiano di 22 anni spedito dal Granada della famiglia Pozzo, reso celebre da una sfida di campionato con Messi andata a buon fine nell'aprile scorso". Apre così Il Giornale di oggi sulle vicende di casa Inter.

Pochi riferimenti al campo, al calcio giocato, molti, moltissimi, invece, al mercato. Torna il presidente Erick Thohir "dopo una assenza che dura da novembre. Non ha fatto presenza ma ha fatto sostanza, perchè nel frattempo ha aggiunto quattro giocatori alla collezione: Podolski, Shaqiri, Murillo per l'estate (salvo anticipi per fine gennaio) e proprio lui, Marcelo Brozovic. Il centrocampista sa stare in tutti i ruoli del centrocampo e per lui è indifferente giocare contro il Cesena o la finale di Champions: l'aggressività è la stessa. È ambidestro, dicono sia un martello, magari un po' leggerino nel fisico e poco creativo".

Ancora un prestito per evitare la lente d'ingrandimento dell'Uefa e "se il frutto delle cessioni, M'Baye, Duncan, M'Vila, Khrin, Alvaro Pereira, magari Kuzmanovic all'Amburgo, metterà a posto i conti, Thohir tenterà l'ultimo assalto a Lucas Leiva del Liverpool per 10 milioni".

Rimane da risolvere la grana Osvaldo. Il calciatore, dopo l'assenza dagli allenamenti tra sabato e martedì scorso, si è presentato ad Appiano ma non si è allenato: "Se l'Inter lo lasciasse allenare sarebbe vanificata la sospensione e non potrebbe chiedere la recessione di contratto. Osvaldo minaccia causa, al massimo potrebbe rivolgersi alla federazione lamentando di non potersi allenare, ma a quel punto il club snocciolerebbe i fatti di Torino: lite in campo, sfiorata rissa fuori, rischio di mani addosso al tecnico e altri insulti a ruota libera. Impossibile ricucire".

Troverà un ambiente migliore il presidente indonesiano, un clima più sereno ed "una squadra più forte e rinforzata. Il trucco - continua Il Giornale - sta nell'acquisire i giocatori momentaneamente in prestito per evitare i fulmini Uefa. Al resto, cioè a incassi e quattrini, dovrà pensare Thohir. Il suo daffare includerà incontri con Moratti e dirigenti e l'evoluzione della strategia che porterà alla ristrutturazione del debito di 240 milioni con Goldman Sachs. In pratica, verrà ottimizzata la struttura debitoria, come si dice in gergo, pagando il vecchio debito con un altro prestito più corposo, circa 60 milioni in più: disponibili per finanziare la campagna acquisti".

"Tattica ideata all'atto di coprire il debito di Moratti che chiedeva tempi stretti. Questa fase andrà a concludersi a fine febbraio, con tanto di CdA. La strategia prevede ristrutturazione del debito tramite bond, con investitori mirati. Poi toccherà a sponsor e marketing rendere più solida la società: l'esercito di dirigenti, voluti da Thohir, dovrà dimostrare la bontà della scelta". Previste, altrimenti, soluzioni estreme: "non resterà che vendere Icardi".

Lorenzo Peronaci

Sezione: News / Data: Sab 24 gennaio 2015 alle 11:45
Autore: Redazione FcInterNews / Twitter: @FcInterNewsIt
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