Considerazioni sull'arrivo all'Inter di Erick Thohir da parte di Gianni Mura. Dal proprio spazio sul Guerin Sportivo, il noto giornalista vuole innanzitutto assicurare: "Massimo Moratti è vivo e vegeto, leggendo molti commenti fossi stato in lui mi sarei lasciato andare a gesti di scongiuro, sembrava si parlasse di un morto. Continuerà a stare vicino all'Inter con il cuore e forse con una scrivania per suo figlio. Se non si interrompono le emozioni, tanto più non si interrompe una storia d'amore nata con Angelo senior".

Poi, una constatazione sulla figura del tycoon indonesiano: "Presidenti come Moratti erano la faccia della squadra, per i tifosi, per i giornalisti, per i colleghi. Il bersaglio, anche, il parafulmini. E Massimo Moratti era il più esposto degli esposti, al punto da mantenere il numero nell'elenco telefonico, tanto che la moglie Milly lo sorprendeva alle due di notte mentre spiegava il perché e il percome a un taxista deluso o a un cuoco incazzato o a uno studente commosso. Bene, tutto questo appartiene al passato e non da oggi. (...) Thohir si aggiunge al gruppetto dei presidenti assenti a fronte del gruppone di presidenti presenti. Assenti non per cattiva volontà, ma perché stanno altrove, molto lontano, hanno un sacco di affari da trattare e una squadra di calcio, in Italia o altrove, è un investimento. Produttivo o no, questo si vedrà; ma s'è già visto il passaggio da 'la nostra squadra è una grande famiglia' a 'la nostra squadra è un'azienda". 

Sezione: News / Data: Dom 10 novembre 2013 alle 16:47
Autore: Christian Liotta
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