Gianfelice Facchetti: "Moratti mi offrì un lavoro, ma..."

Il profumo del mare, il sole che accarezza la pelle e la lettura di un buon libro indispensabile per scollegarsi totalmente dalla routine quotidiana sempre più frenetica. “Se no che gente saremmo” di Gianfelice Facchetti (Ed. Longanesi), acquistato all'uscita e gelosamente riservato proprio per “colorare” le mie vacanze. Un libro elegante, vero, emozionante, che racconta, con estrema semplicità, la quotidianità, gli aneddoti anche privati della famiglia Facchetti. Un'emozione fortissima “divorato” in poche ore. Gianfelice Facchetti oggi ci onora della sua presenza qui da noi. Lo ringrazio di cuore per la disponibilità, signorilità e cortesia dimostratami.

Gianfelice, come racconterai ”nonno Giacinto” a tuo figlio Lupo quando sarà più grande?

Gli racconterò semplicemente un po' di storie belle della nostra vita; in realtà Lupo e' già svezzato, viene spesso a San Siro ed e' già stato in più di un Inter club.

C'è qualcosa che avresti voluto dire a tuo padre e che non hai avuto modo di dirgli?

Per nostra fortuna non ci sono rimpianti, solo il desiderio di aver avuto altro tempo!

Con la morte dei nonni, va via un pezzo di noi, la nostra infanzia, i ricordi più belli. Come sta Mattia?

Mattia sta bene, va a scuola e gioca a calcio in una squadra il cui responsabile del settore giovanile e' Paolo Pulici. E' in buone mani.

Continua a leggere l'intervista di Francesco Misciagna Direttore del Blog:  "quelli che l'Inter..." cliccando qui:

http://interclubacquaviva.blogspot.it/2012/06/gianfelice-facchetti-in-esclusiva-per.html