Direttamente dalle pagine di Avvenire, Giacomo Poretti, uno dei tifosi interisti più noti e amati dal pubblico, racconta la sua passione per un mostro sacro della storia nerazzurra, Sandro Mazzola:
"Nella mia famiglia erano tutti interisti: il papà, la mamma, la sorellina che ancora doveva nascere, i nonni, compreso quello già morto (mio papà mi raccontò che era juventino ma in punto di morte confessò i suoi peccati, si pentì e si convertì), le nonne, gli zii e le zie, le cugine. Tutti tranne mio cugino cieco Antonio che era milanista. Mio zio pregava che anche suo figlio un giorno avesse potuto vedere.
Quando ho compiuto 5 anni mio papà e mio zio sono tornati da San Siro e mi hanno portato il completo dell’Inter: sono rimasto vestito così per un anno intero fino al giorno che dovetti iniziare la prima elementare e mi fecero indossare un grembiulino solo nero. Ma il giorno che sono diventato Mazzolianome lo ricordo bene: era il 27 maggio 1964 e io facevo la terza elementare; quella sera mio papà stranamente non mi mandò a letto presto, anzi mi disse che in televisione c’era un programma educativo e istruttivo, la finale della Coppa dei Campioni tra il Real Madrid e l’Inter appunto.
Sandro Mazzola fece due gol e contribuì in maniera determinante a far vincere all’Inter la sua prima Coppa; ma la cosa che mi affascinò di più fu la scoperta del suo movimento, la rapidità di corsa, il dribbling. Al 71’ di quella partita fece gol con l’esterno destro facendo carambolare la palla sul palo per poi insaccarsi in rete: Sandro Mazzola faceva gol di esterno piede! io invece tiravo solo di punta! Dopo quella sera mio padre mi raccontò il dramma di Sandro Mazzola e di suo fratello Ferruccio: erano rimasti senza il papà, Valentino Mazzola, il più grande giocatore di tutti i tempi, perché l’aereo che lo trasportava assieme alla sua squadra, la più forte di tutti i tempi, era precipitato sopra una chiesa. Penso che da quella storia cominciò a formarsi dentro di me il gusto per le storie epiche con qualche venatura romantica.
Nella mia testa di bambino di otto anni, dopo aver assistito alla doppietta al Prater di Vienna e dopo aver saputo che Sandro Mazzola era rimasto senza il papà all’età di sette anni, il numero “8” neroazzurro affiancò Gesù Bambino nella classifica dei miei eroi preferiti. Quella sera mi addormentai convinto che Sandro Mazzola aveva dedicato i due gol a suo papà che lo guardava dal quinto anello dello stadio del Cielo. Grazie a Sandro Mazzola, a Sarti, Burgnich, Facchetti, Bedin, Guarnieri, Picchi, Jair, Peirò, Suarez e Corso, potei trascorrere un’infanzia felice. Inoltre il mio eroe aveva la particolarità di farmi scordare tutte le mie frustrazioni e difficoltà: se prendevo un brutto voto a scuola pensavo al gol di esterno contro il Real Madrid e la delusione scompariva; se i miei genitori mi mettevano in castigo io pensavo a san Mazzola che faceva gol nel derby con un tiro al volo e il tempo passava più velocemente; una volta ero in colonia al mare ed ero così triste che non avevo più fazzoletti per asciugarmi le lacrime: mi è venuto in mente il gol di Sandro Mazzola contro il Vasas di Budapest nel 1966, considerato il gol più bello mai realizzato in Champions League, e l’allegria è ricomparsa, perfino la colonia assumeva tratti umani! Chiedo scusa pubblicamente ma vi è stato un momento in cui Sandro Mazzola è stato più importante di Gesù Bambino: nel 1970 in una partita amichevole contro la Svizzera, dopo 6 palleggi al volo per superare gli avversari scagliò un destro di collo pieno che si insaccò in rete! Di Sandro Mazzola ho cercato di imitare tutto: lo scatto fulmineo, il dribling, il tiro, l’intensità di gioco, l’unica cosa che sono riuscito ad aver in comune con lui sono i baffi.
Ogni bimbo al mondo ha un pupazzo o un oggetto che gli tiene compagnia tutte le sere quando va a dormire, per me erano le azioni di Mazzola ed il colore della sua maglia. Le giostre al mio paese arrivavano insieme al freddo di novembre e alle caldarroste. Una mattina di domenica, dopo essere stato alla messa delle 10, stazionavo sul bordo dell’autoscontro con il desiderio di voler fare qualche giro e, contemporaneamente, con la certezza che non sarebbe stato perché non avevo soldi. La frustrazione per la mia povertà veniva mitigata dal pensiero successivo che arrivava soccorrevole: l’Inter, le sue vittorie, il senso di invincibilità e di conseguente felicità eterna che mi avrebbe lenito tutte le volte che ci avrei pensato e soprattutto tutte le volte che la mia povertà mi avrebbe umiliato. Poi improvviso e furtivo si affacciò alla mente un pensiero orribile. Sandro Mazzola, Mario Corso, Facchetti e Jair....sarebbero diventati vecchi, quindi avrebbero smesso di giocare e di conseguenza un giorno anche loro sarebbero morti! In quel momento ho compreso che la morte è di tutti, appartiene a tutti e capita a tutti, a Facchetti, a mio papà e mia mamma, ai miei migliori amici, ed anche a me. Era una tragedia colossale. Non era nemmeno un brutto sogno da cui potersi risvegliare, nella vita prima o poi si muore questa era l’atroce certezza. Allora diventò irrilevante che non potessi salire sull’autoscontro, e da quel momento la morte non mi ha più abbandonato. Sandro Mazzola mi ha aiutato ad scoprire la felicità, mi ha mostrato quanto si può amare il proprio idolo personale e quanto può essere triste non esserci più.
Sandro Mazzola non è stato solo il mio giocatore di calcio preferito ma anche uno dei più importanti educatori, inconsapevole, che abbia mai avuto. Grazie a Dio da quel triste mattino di novembre, Sandrino, ha solo smesso di giocare a calcio e successivamente ho anche avuto l’opportunità di incontrarlo di persona: mi sembrò di vedere Gesù Bambino. Grazie e lunga vita al Baffo goleador!".
Autore: Redazione FcInterNews.it
Altre notizie - News
Altre notizie
- 22:29 Udinese, Zemura: "Resettiamo questa gara col Napoli, giovedì abbiamo l'Inter in Coppa"
- 22:15 Piccoli (?) leader crescono: quello spirito da capo carismatico di Bastoni che va oltre le sue dichiarazioni
- 22:02 Abodi garantisce: "Valutiamo il ripristino della pubblicità del betting in tempi brevi"
- 21:48 Napoli, Anguissa: "Concentrati su di noi, dobbiamo ricordarci di essere una grande"
- 21:33 Gli auguri dell'Inter per gli 84 anni di Ernesto Pellegrini, il presidente dello Scudetto dei record
- 21:19 Lazio, Baroni salta la conferenza stampa della vigilia del match contro l'Inter
- 21:04 Atalanta, Kolasinac: "Lo Scudetto? Andiamo avanti, ora non è importante pensarci"
- 20:49 Brest, Rey e la stoccata alla UEFA: "La sua volontà è il denaro fine a se stesso"
- 20:35 Pecchia: "La partita contro l'Inter è uno spunto su cui lavorare. Ma il percorso va fatto su noi stessi"
- 20:21 Torino, Cairo: "Arnautovic? Non faccio nomi, ma sicuramente interverremo sul mercato"
- 20:07 Il Napoli reagisce e sbanca Udine: tris in rimonta, Conte a due lunghezze dall'Atalanta
- 19:52 Sky - Ballottaggio in difesa in vista della Lazio: Darmian contende una maglia a Bisseck
- 19:38 Hamann fa mea culpa su Sommer: "È uno dei migliori portieri d'Europa in questo momento"
- 19:37 Altobelli: "Vi racconto la mia Inter. Lautaro? Può superarmi nella classifica marcatori"
- 19:23 Ghidotti superstar nel derby Samp-Spezia: finisce 0-0, anche Pio Esposito sbatte sul portiere blucerchiato
- 19:10 Simeone, lode all'Inter: "Non ha una stella ma tanti giocatori importanti. Mi piace molto, come il Barcellona"
- 18:44 AIA, eletto il nuovo presidente: è Antonio Zappi. Battuta la candidatura di Trentalange
- 18:29 Udinese, Inler: "Sanchez ha sofferto, voleva rientrare. Offerte Bijol? Ora siamo concentrati sul match"
- 18:15 Sky.de - Inter sul talentuoso centrocampista Reitz: tra clausola e pressing del Brighton
- 18:00 Caressa: "Fonseca ha polemizzato dopo Atalanta-Milan senza informare la società, questo non è piaciuto. Manca un leader"
- 17:45 Napoli, Conte: "Siamo all'inizio della costruzione. Sanchez incredibile, gli auguro il meglio"
- 17:30 Atalanta, Gasperini: "Dieci vittorie di fila, ma non cambia niente. Ci sono anche gli altri"
- 17:15 Un 2024 da paura, Thuram coinvolto in 20 gol nella Serie A: nessuno ha fatto meglio di lui. E non è ancora finita...
- 17:00 Serie A, all'Atalanta basta Zaniolo: 1-0 sofferto al Cagliari e balzo a +6 sull'Inter
- 16:45 Bastoni a quota 3 assist in campionato, è già record. Calhanoglu una garanzia contro la Lazio
- 16:30 Atalanta-Inter, Up&Down - Dal vangelo secondo i... Matteo: che partita di Venturini e Spinaccé. Una sola la nota stonata
- 16:15 videoFerri: "Nello sport passione e formazione sono importanti. I genitori devono dare l'esempio"
- 16:00 videoMarotta: "Lo sport è una palestra di vita. Ai giovani dico di divertirvi e crescere per essere gli uomini del domani"
- 15:45 Inter letale in area di rigore, 32 reti segnate: nessuno ha fatto meglio. E Sommer non ha mai subito gol dalla distanza
- 15:30 videoBove al Viola Park, visita ai compagni di squadra. Applausi e sorrisi: il gol più bello di Edoardo
- 15:15 Atalanta, D'Amico: "Pressioni su di noi? Sono motivazioni. Ci faremo trovare pronti per il mercato di gennaio"
- 15:00 Occasione speciale per Lautaro, feeling particolare con la Lazio e l'Olimpico: i numeri
- 14:53 Gara a senso unico ad Alzano: l'Inter U20 fa la voce grossa e stende con un tris l'Atalanta
- 14:45 Fonseca è incontenibile: "Ho parlato con chi volevo parlare. Domani in campo qualcuno di Milan Futuro"
- 14:30 Simone Inzaghi, re delle coppe e del... lunedì: filotto di 5 vittorie consecutive. E contro Baroni non ha mai perso
- 14:15 Lazio-Inter, lunedì all'Olimpico la sfida numero 163 in Serie A: i precedenti. Terza sfida di lunedì nella storia
- 14:00 Assemblea generale AIA, il presidente uscente Pacifici: "Ho fatto errori, ma siamo in ottima salute. Fatevene una ragione"
- 13:45 Assemblea generale AIA, Gravina: "La FIGC ha tutto l’interesse che sia forte e autonoma. Noi al fianco degli arbitri"
- 13:30 Torino, Cairo: "Derby persi con la Juve? Prima del VAR ce ne hanno rubati non pochi. Sul futuro del club..."
- 13:15 Sky - Inzaghi a Roma senza sorprese ma con soluzioni di fantasia. Darmian candidato alla panchina ecco perché
- 12:55 Dopo aver lasciato l'ospedale, Bove corre dai compagni. Il giocatore atteso oggi al Viola Park
- 12:40 GdS - Acerbi, l'Inter riflette: scatterà la risoluzione unilaterale? Intanto De Vrij va alla grande
- 11:57 Un altro premio per Marotta: riconoscimento da parte dell'AIAC Siena
- 11:42 Parolo: "Inzaghi tra i migliori al mondo. Inter, entrare tra le prime 8 di UCL è un dovere"
- 11:27 Marotta: "Inter, famiglia di grandi valori. Non siamo i più bravi, ma i più ambiziosi". Poi l'augurio particolare
- 11:08 Zaccheroni: "Dal 5 maggio a Moratti: bello e appassionante per me che tifavo Inter. Un nome? Stankovic"
- 10:53 TS - Prove anti-Inter per Baroni. L'allenatore della Lazio con un solo vero grande dubbio
- 10:37 TS - La rivalsa dopo Leverkusen. Inzaghi all'Olimpico non vuole errori e punta tutto sulla ThuLa
- 10:23 Peruzzi: "Anno deludente all'Inter, mi fa ridere il gioco dal basso. Calciopoli? Non discuto le sentenze, ma Moggi..."
- 10:06 Dumfries: "All'Inter siamo un bel gruppo. Rissa in Olanda-Argentina? Perdo raramente il controllo, l'ho imparato facendo kick boxing"
- 09:52 Ancora Dumfries: "Raiola uomo dolce. Fin da piccolo avevo un sogno..."
- 09:38 Dumfries: "La chiamata di Ausilio e quel primo giorno particolare ad Appiano. Sulla differenza tra campionato e Champions..."
- 09:24 CdS - Scontri diretti: bilancio insoddisfacente. Inzaghi punta la Lazio
- 09:10 GdS - Difesa obbligata, poi tanti cambi: la probabile di Inzaghi
- 08:56 GdS - Niente da fare: per Bastoni, Dimarco e Barella c'è solo l'Inter. Molteplici no ai tentativi delle big di Premier League
- 08:42 CdS - Inzaghi ne cambia cinque, Dumfries fondamentale: la probabile formazione
- 08:28 Inzaghi: "Vincere è difficile, rivincere di più. Ma ho una convinzione"
- 08:14 Marotta alla festa di Natale: "Vogliamo successi nel rispetto della sostenibilità. Ambizione senza arroganza"
- 08:00 AIA, Zappi punta alla presidenza: "Dialoghi VAR pubblici come nel rugby. E sono favorevole al challenge"
- 00:17 Ventola: "In Champions proverei ad alzare il ritmo schierando i titolari"
- 00:01 Ci vorrà una gara olimpica
- 23:57 Ché Adams segna da quasi 48 metri: è il gol realizzato da più lontano dalla rete di Dimarco contro il Frosinone
- 23:43 L'analisi di Adani: "Inter, il bottino è buono e Inzaghi può sentirsi sicuro nel fare rotazioni"
- 23:28 Marino: "Sanchez all'Udinese? Le minestre riscaldate non funzionano, ma lui può essere un'eccezione"
- 23:27 Cassano: "Mi dite un solo giocatore del Leverkusen che giocherebbe nell'Inter? E sulle scelte di Inzaghi..."
- 23:14 Dzemaili sentenzia: "L'Inter deciderà se il campionato sarà divertente o meno. Rosa troppo superiore"
- 23:00 Tardelli: "A Leverkusen Inter non convincente e poco brillante. Sostituzioni forse troppo azzardate"
- 22:44 Il Torino torna a vincere: espugnato il Castellani di Empoli, decide il timbro di Che Adams da centrocampo
- 22:30 Inter-Bologna, in vendita (senza restrizioni) i biglietti per il settore ospiti: il prezzo dei tagliandi
- 22:16 Inzaghi sfida il suo passato con un chiaro intento: ripartire e dare un segnale forte alle concorrenti