"A lui devo tutto. E’ un tecnico che in guerra si mette in prima fila, ti dà grande fiducia, ti tira fuori il massimo e anche di più. Guardate come stanno rendendo i vari Sensi, Barella e Candreva all’Inter". Nella lunga intervista concessa a QS, Emanuele Giaccherini ripercorre il rapporto che lo lega ad Antonio Conte ed il suo fresco approdo sulla panchina dell'Inter dell'ex c.t. della Nazionale: "Non mi fa strano - ha ammesso -, è un professionista vero: sono contento per lui, è tra i migliori al mondo. E poi anche quando sono andato alla Juve tutti sapevano che ero tifoso interista: ora che sono fuori dalla A, un po’ di simpatia per l’Inter mi è tornata, soprattutto perché c’è il tecnico che mi ha esaltato". 

Un episodio per capire chi è Conte?
"Quarti di Champions, ritorno col Bayern, dopo aver perso 2-0 là: entriamo negli spogliatoi e sulla lavagna troviamo scritto ‘If you want, you can’. Se vuoi, puoi: questa è la sua filosofia".

Ma è vero che quando la Juve la cedette al Sunderland, Conte andò su tutte le furie?
"Sì, non voleva, si mise di traverso, mi telefonava spesso. Ma la società faceva una plusvalenza e io avevo la chance di andare in Premier: alla fine si rassegnò".

Dopo San Siro la corsa scudetto è già chiusa?
"No, il campionato è apertissimo, c’è anche il Napoli. E poi Conte, sono sicuro, non mollerà un centimetro".

Sezione: News / Data: Ven 11 ottobre 2019 alle 15:05 / Fonte: tuttojuve.com
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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