Il presidente della Sampdoria Riccardo Garrone torna sulle caotiche vicende che hanno caratterizzato il divorzio fra Antonio Cassano e la società blucerchiata, con il conseguente passaggio del giocatore al Milan: "L'ho sempre definito una primadonna e come tale doveva essere trattato - ha dichiarato il numero uno della società genoana, in un'intervista per il sito della squadra -, compreso anche chiudere ogni tanto un occhio di fronte ad alcune sue uscite di pista. Lo abbiamo fatto perchè credevamo in lui e sapevamo l'importanza che Antonio aveva in campo e per la tifoseria. Ci sono però regole da rispettare - aggiunge Garrone -, limiti che non possono essere valicati. Una squadra è composta da 35 persone e va gestita sette giorni la settimana secondo equilibri molto labili. Se questi equilibri si rompono e rischiano di compromettere la serenità di un gruppo non si può far finta di nulla. Mi si accusa di aver pagato per far andar via Antonio? Proprio perché la dignità non ha prezzo ho deciso di contribuire a quei 5 milioni da versare al Real Madrid. Il calciomercato ha anche un valore sociale - continua il patron della Samp -, deve educare ed insegnare, soprattutto ai bambini e ai giovani, e di fronte a quanto accaduto in quel pomeriggio del 26 ottobre serviva dare un segnale forte".

Sezione: News / Data: Mer 29 dicembre 2010 alle 16:14 / Fonte: sampdoria.it
Autore: Daniele Alfieri
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