"Festeggiate, spassatevela a tavola oggi e domani, ma senza esagerare perché il 26 dicembre, Santo Stefano, si giocherà un turno da emozioni forti. Dovrete essere reattivi in poltrona o allo stadio". Questo è il consiglio che, dalle colonne della Gazzetta dello Sport, ha voluto dare ai tifosi Luigi Garlando, che poi si è addentrato nello specifico di un turno di campionato che promette spettacolo: "L’Inter si presenta a uno degli incroci chiave del campionato, la sfida al Napoli secondo, nel modo peggiore - scrive il giornalista - La Champions svanita, il pareggio beffardo del Bentegodi, Wanda che ha sbattuto in piazza le beghe del rinnovo di Icardi. Non bastasse, ecco Nainggolan sospeso per motivi disciplinari. Come presentarsi in pigiama a un colloquio di lavoro perché non è suonata la sveglia. La sensazione è che il popolo stia con la società e abbia apprezzato il pugno duro, mancato in passato. C’è chi la chiama già «svolta Marotta». Comunque sia, è sulla disciplina e sul rispetto delle regole che si fonda una grande squadra. La Juve insegna. Forse non è un caso che il Ninja, sempre piaciuto alla Signora, non sia mai sbarcato a Torino. Forse perché frequentare casinò e discoteche con Fabrizio Corona mal si adatta alla vita sportiva di un trentenne. «Colpa di Spalletti che l’ha voluto a tutti i costi», dicono in tanti. Sì, ma anche della società che ha accettato una valutazione di 35 milioni sbagliando clamorosamente a pesare il talento del giovane Zaniolo. Un delitto cederlo. Così come errate furono le valutazioni dei vari Gabi-gol. Anche qui urge una «svolta Marotta». Spalletti ha sbagliato la gestione di alcune partite e, più in generale, non ha saputo trasmettere continuità e quel coraggio in più che sarebbe servito in momenti chiave: Roma, Tottenham a Londra, Juve. Ma gli va riconosciuto il merito di aver dato all’Inter un’identità e un palleggio che prima non aveva. La squadra è cresciuta, pur essendo uscita imperfetta dal mercato, con troppa poca qualità in mediana. La proverbiale pazzia dell’Inter prevede un partitone contro il Napoli. Un brillante colloquio di lavoro in pigiama. Ancelotti torna a San Siro. I suoi nanetti non segnano dal 2 novembre. La squadra è stanca, come visto con la Spal. Ma non vuole portare in doppia cifra il distacco dalla Juve. L’Inter vuole accorciare a -5 dal secondo posto. Sarà battaglia in un San Siro pieno".

Sezione: News / Data: Lun 24 dicembre 2018 alle 10:40
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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