La stagione è lunga, il campionato equilibrato. Secondo Luigi Garlando della Gazzetta dello Sport, a decidere la corsa potrebbero essere anche i pit-stop e le strategie proprio come in Formula Uno. Di conseguenza, grossa importanza avranno le scelte degli allenatori. "Chi è messo meglio quanto a fattore mister? L’Inter non può certo lamentarsi. Mancini ha trascinato in vetta una squadra che un anno fa aveva 13 punti in meno. Averlo fatto senza il contributo di un gioco entusiasmante è un merito in più del tecnico che ha supplito al ritardo delle stelle (Jovetic, Perisic, Icardi...) con una nuova solidità, con scelte spiazzanti di schemi e di uomini (anche ieri) e con una guida carismatica che ha infuso sicurezza e autostima - spiega il collega della rosea -. Il bel gioco e la bella classifica raccontano a sufficienza i meriti di Sousa e Sarri. Allegri è stato discusso, ma pochi sanno leggere un match e farlo sterzare in corsa, come lui. Per ora, Roma e Milan paiono meno attrezzate della concorrenza quanto a fattore mister. Garcia, già maldestro nella comunicazione tra scudetti annunciati, violini e rese premature, ha steccato pure a Bologna. Doveva dire: “Ragazzi, qui si gioca a pallanuoto e allora mettiamocela tutta per vincere a pallanuoto! Forza!”. Invece ha trasmesso la sua negatività alla squadra che nel primo tempo non ha giocato, convinta anche lei che fosse solo «parodia di calcio». Falso. Si poteva giocare calcio vero. Infatti il Bologna lo ha fatto, meritando il punto. Garcia troppo spesso sembra il pilota che non sa sfruttare tutti i cavalli della sua fuoriserie. Come Mihajlovic, che guida però un’auto meno potente".

Sezione: News / Data: Lun 23 novembre 2015 alle 15:58 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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