La prospettiva di dare vita ad una nuova Superlega europea, paventata da Karl-Heinz Rummenigge e Andrea Agnelli nel corso dei negoziati avvenuti negli anni scorsi con la Uefa, ha dato vita alla riforma della Champions League avviata a partire da questa edizione. Questa è un'ulteriore rivelazione che emerge dai file di Football Leaks pubblicati da L'Espresso: il segretario generale dell’Uefa Theodore Theodoridis, incaricato in virtù della sospensione precedente la squalifica subita dall'allora presidente Michel Platini, spaventato dall'eventualità di perdere i club più forti ha dato il placet alla nuova Champions, che finisce per destinare risorse ancora maggiori alle squadre più forti.

Con il nuovo meccanismo di distribuzione delle risorse, ogni società incassa una somma che dipende per il 25% dai risultati raggiunti nelle precedenti edizioni della Champions League e per il 15% dal valore dei diritti tv incassati nel proprio Paese. E proprio i documenti di Football Leaks fanno per la prima volta un bilancio della riforma: i club minori, quelli che giocano la Europa League, perdono in totale circa 60 milioni di euro all’anno, mentre quelli che partecipano alla Champions guadagnano 150 milioni in più per stagione. Inoltre, anche i cosiddetti “contributi di solidarietà” pagati dalle società maggiori a quelle più piccole sono stati rivisti in modo da favorire le prime.

 

Sezione: News / Data: Ven 02 novembre 2018 alle 21:09
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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