L'ex attaccante dell'EintrachtJan Åge Fjørtoft, è stato intervistato dal sito ufficiale del club tedesco a due giorni dalla sfida di Europa League contro l'Inter. "Per essere onesti, mi aspetto due gare aperte - dice il norvegese - Con l'entusiasmo che ha, l'Eintracht può anche essere vista come la squadra favorita, anche perché tutti hanno visto che ha le capacità per poter segnare sempre un gol. Questa è una caratteristica importante, specialmente nelle coppe europee. La squadra cercherà di non perdere in casa, per cui tutto si giocherà a Milano".

Il giudizio sui nerazzurri resta comunque buono. "L'Inter è molto forte e ha una grande tradizione, ma è comunque battibile se l'Eintracht continuerà a lavorare bene. In ogni caso quella nerazzurra è una buonissima squadra. Ho seguito Inter-Tottenham in Champions e parlato con molti giocatori. Offensivamente sono pericolosi, la squadra è molto organizzata. Hanno una storia gloriosa, stiamo parlando di una squadra che ha vinto 18 campionati e sei coppe europee. In Champions erano già con un piede negli ottavi dopo cinque partite, ma poi hanno fatto solo 1-1 contro il Psv in casa. Sono sicuramente più forti di Marsiglia, Lazio e Shakthar, che l'Eintracht ha già incontrato. Li ho visti spesso giocare in Champions League e mi hanno già impressionato. Tuttavia, alla fine sono stati eliminati e forse non si dovrebbe nemmeno guardare l'avversario così tanto, ma più sé stessi. So che l'Eintracht può sempre segnare e Adi Hütter dirà ai suoi giocatori di rimanere fedeli al loro gioco.

Fjörtoft ricorda con enormi polemiche la sfida che lo vide affrontare i nerazzurri con la maglia del Rapid Vienna a inizio anni '90. "Era il 1990, nel primo turno della Coppa UEFA e avevo solo 23 anni. In casa abbiamo davvero dominato la partita e abbiamo vinto 2-1 alla fine, anche se l'Inter era andata in vantaggio con un gol di Lothar Matthäus. In quella gara ho anche colpito una traversa e mi hanno annullato un gol in fuorigioco. Una delle migliori partite della mia carriera. Al ritorno non potemmo giocare a San Siro, perché c'erano stati problemi con il campo. Abbiamo giocato a Verona e perso dopo i tempi supplementari. Lasciatemelo dire diplomaticamente: alcune decisioni arbitrali si sono rivelate molto sfortunate per noi. Ci sono state due espulsioni, una delle quali a inizio partita. Ciò nonostante siamo arrivati ai supplementari, ma Klinsmann ci ha eliminato con un gol. Siamo usciti e l'Inter ha poi vinto il titolo. Proprio di recente ho chiesto a Lothar Matthäus perché hanno speso così tanto per l'arbitro. Dopotutto, erano una squadra talmente forte (ride, ndr)! Alla fine non ho mai giocato a San Siro ma conosco comunque lo stadio perché l'ho visto lavorando per la tv. L'atmosfera è buona, ovviamente, con i tifosi e tutto ciò che ne consegue. Ma lo stadio non sembra molto 'caldo' a causa delle sue dimensioni. Per l'Eintracht questo potrebbe essere un vantaggio, perché pur giocando fuori casa non dovrebbe trovare nessun catino nella seconda gara".

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Sezione: News / Data: Mar 05 marzo 2019 alle 10:56
Autore: Mattia Todisco
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