Chi lo aveva a portata di sguardo durante Inter-Siena avrà potuto verificare dal vivo il modo in cui ha accolto la clamorosa rimonta nerazzurra nel finale. Gianluca Rossi, giornalista e volto 'nerazzurro', racconta così l'effetto di quella serata: "Goduria a San Siro, con il cuore Inter ridotto ad un flebile battito prima di tornare a battere forte in extremis. 4-3 il finale sul Siena, successo pesantissimo che, per come s'era messa, vale doppio, in attesa di capire dall'incrocio tra rivali storiche quale delle due comincerà seriamente la rimonta-scudetto. Tra addetti ai lavori si sapeva che a Dubai l'Inter aveva sputato sangue per essere al top della forma in febbraio-marzo e si era consci dell'imballo fisico nelle prime gare di gennaio. Ritrovarsi con l'en-plein di sei punti tra Chievo e Siena, al di là degli avversari, ha superato le mie aspettative. Non si poteva invece prevedere la catena di infortuni, allungata prima da Chivu e ora da Stankovic.

Adesso il ritorno sul mercato per il centrocampo è obbligato, anche perché, dopo Vieira, sta per essere sparato via senza rimpianti anche Amantino Mancini. Tra quelli che si limitano a far numero c'è già Quaresma, che sabato ha giocato un tempo toppando per l'ennesima volta. Serve gente per la panchina, magari un po' più esperta dei giovani che Mourinho sta forzatamente convocando in massa. Lunedì alla ripresa sono stati addirittura 7 i primavera in prima squadra, mentre sabato ho capito le perplessità dello Special One su Arnautovic, impalpabile quando ha rilevato Stankovic. Il Siena, ultimo in classifica, presentatosi a San Siro con un ritardo di 30 punti dall'Inter, ha subito giocato pesante con Maccarone, in gol dopo nemmeno venti minuti con un bolide dai 25 metri sul quale ha sonnecchiato pure Julio Cesar. L'Inter ha però reagito immediatamente col bel diagonale del bomber Milito, pescato da Sneijder a 50 metri. Lo stesso olandese, migliore in campo, ha poi ribaltato il risultato con una gran punizione a dieci minuti dal riposo. Nemmeno il tempo di tornare a centrocampo però, che l'ex juventino Ekdal, nome da detersivo, ha candeggiato l'Inter con l'intera difesa a spasso per i saldi.

Ripresa senza il portiere Curci rilevato da Pegolo nel Siena e senza Quaresma e Stankovic infortunato, rimpiazzati da Samuel e Arnautovic tra i nerazzurri. Un disastro, perché l'Inter non ne ha infilata più una, ma è stata anzi infilata dal solito Maccarone a poco più di venti minuti dalla fine. Mourinho col passare dei minuti si è dovuto giocare tutto, compreso l'esordio del giovane Alen Stevanovic, cittadino italiano nato a Zurigo. A due minuti dalla fine con qualcuno già in viaggio verso casa e col Siena in vantaggio per 3-2, ecco l'ingresso in campo dell'ormai celeberrima pazza Inter. Così Sneijder, nato trascinatore quando c'è da rimontare, vedi Udinese e Kazan, ha cavato dal cilindro un'altra magistrale punizione per il pareggio. E Mourinho ha azzeccato l'ultima geniale mossa nell'extratime spedendo in attacco persino Samuel che, imbeccato da Pandev, ha trovato il gol-vittoria in pieno count-down. E' finita in goduria, con Mourinho, bello e arruffato come un dio greco, a correre sotto la pioggia e la Nord. Nel dopo-partita, voci dal tunnel di nervosismo tra capitan Zanetti e Malesani con Codrea che avrebbe urlato contumelie passando davanti allo spogliatoio nerazzurro. Comprensibili le recriminazioni di Alberto Malesani nei confronti dell'arbitro Peruzzo. Si è seduto in sala-stampa pregando tutti di non fargli domande (l'avesse fatto Mourinho! ndr) e, dopo aver giudicato inesistente il fallo per la punizione del pareggio, se l'è filata tirando un bel 'cazzo', sul modello dei 21 proferiti nella conferenza-stampa che fece epoca quattro anni fa al Panathinaikos. Allo Special One Malesani deve però piacergli parecchio, perché lo ha consolato, riconoscendogli l'onore delle armi e pure il ruolo di vincitore morale di una gara in cui il Siena ha fatto senz'altro più dell'Inter.

Vorrà dire che i toscani si riprenderanno a San Siro tra qualche giorno quel che la sorte gli ha tolto. Dico questo per gli incorreggibili rosiconi per cui quando vincono loro in un certo modo hanno carattere e quando vince l'Inter è solo culo! Ma ormai son così lontani in classifica che fatico persino a udirne i suoni. Ultimo capolavoro di Mourinho nel dopo-partita dedicato a chi ha vanamente sperato davanti alla tv: "Stasera il Milan e la Juventus - ha sogghignato lo Special One - erano felici all'88°, meno al 90° e poi al 94° hanno buttato i televisori dalla finestra dell'albergo!" Già la battuta è da fuoriclasse, ma chiudete gli occhi per un attimo e figuratevi Galliani in vestaglia e ciabattoni rigorosamente rossoneri che butta la tv dal balcone…".
 

Sezione: News / Data: Mar 12 gennaio 2010 alle 09:27 / Fonte: Tmw
Autore: Redazione FcInterNews
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