Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Riccardo Ferri presenta il derby di Milano. "Il derby per me è davvero un qualcosa di particolare - spiega l'ex difensore nerazzurro -. Ai miei tempi, quei derby, visti ora da lontano, magari assumono anche maggior valore. C'era l'Inter 'dei tedeschi' e il Milan 'degli olandesi', due squadre protagoniste di quegli anni sia a livello nazionale che internazionale. E il derby di domenica un po' riporta a questa immagine vista la classifica dopo tanti anni di supremazia bianconera".

Ci sono giocatori di Inter e Milan che possono anche fare le fortune della Nazionale in futuro?
"Sicuramente Barella e Donnarumma, ma aggiungerei anche Bastoni e, chissà, magari il figlio di Paolo Maldini. Me lo auguro".

Un derby che vale un pezzo di scudetto. Se l'aspettava?
"Me lo aspettavo per l'Inter dopo l'arrivo di Marotta e Conte, anche andando contro il parere di tanti amici interisti che vedevano in loro solo l'immagine della juventinità. Stanno dimostrando la loro professionalità. Sinceramente, non pensavo così in fretta: decisivo l'ausilio della proprietà che ha messo a disposizione capitali importanti".

E il Milan?
"Il Milan ha sorpreso tutti, anche gli stessi tifosi rossoneri. Fondamentale il lavoro di gente competente come Paolo Maldini. Si parla sempre di Ibrahimovic e di Donnarumma, ma io vedo un progetto ben preciso con giovani che hanno energie e voglia di emergere. Scelta azzeccata quella di tenere Pioli nel momento in cui era in bilico".

Quanto può pesare questo sorpasso insperato da parte dell'Inter nell'ultimo turno?
"Sicuramente è un vantaggio per l'Inter, ma è una partita in cui non puoi fare calcoli. Come nella boxe, te le devi dare di santa ragione e alla fine chi rimane in piedi ha vinto. Un successo dell'Inter potrebbe significare un bell'allungo". 

Chi è più decisivo per la propria squadra tra Ibrahimovic e Lukaku?
"Il singolo è importante, ma io punto più sulla squadra. Mi auguro di vedere un derby senza ruggini, ma un derby giocato a calcio da due squadre che si contendono una leadership che mancava da tanto. Lukaku è uno che gioca sempre per la squadra e lo fa anche a parole: mi piace molto. Ibrahimovic straordinario fuoriclasse, però ha degli atteggiamenti nei confronti della squadra che a me non piacciono".

Eriksen ora può essere un fattore?
"Può essere un giocatore in più e ha ancora grandi margini di miglioramento, anche perché la condizione migliora giocando. Dà qualcosa di diverso dagli altri. Non è mai stato un problema, forse alcune situazioni - anche a livello di vita quotidiana - hanno fatto fatica a incastrarsi. Eppure si è sempre messo a disposizione senza creare problemi. Ora c'è ancora una grande fetta di campionato da doversi giocare e può davvero rivelarsi una carta in più per Conte".

E si aspettava un Hakimi subito così decisivo?
"No, soprattutto non mi aspettavo una crescita così veloce a livello di lettura difensiva. Lui è sicuramente uno di quei giocatori che potrà fare cose importanti per l'Inter anche in futuro".

Sezione: News / Data: Mar 16 febbraio 2021 alle 19:24 / Fonte: Gazzetta.it
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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