In pochi lo sanno, ma Gianfelice Facchetti ha un passato da portiere. E fu allenato da Prandelli nell'Atalanta. "Due anni con i Giovanissimi, due con gli Allievi. Esperienza interessante, formativa. Una palestra di vita, lo spogliatoio, le rinunce, i sacrifici. A volte mi divertivo, a volte meno - dce alla Gazzetta dello Sport -. I miei modelli? Un po’ tutti, da Bordon, che era amico di papà, a Zenga. Ho imparato moltissimo da Pizzaballa, il preparatore, ma il riferimento era Preud’homme". Dopo un discreto girovagare, l'addio al calcio giocato già a 21 anni.

Handanovic o Berisha?
"Il primo è migliorato ancora quando la difesa è diventata affidabile, l’altro è stato una sorpresa: strano per una società che valorizza i suoi giovani".

L’insegnamento di papà che non dimentica?
"Il rispetto per gli altri. Ripeteva che l’Inter era la casa di tutti e che bisognava entrarci in punta di piedi. Per esempio ci aveva educato a non chiedere le magliette dei giocatori…".

Che effetto le ha fatto vedere un Facchetti sulla panchina dell’Inter?
"Un’emozione indescrivibile, perché Vecchi e mio fratello Luca sono arrivati in un momento molto delicato subito dopo l’esonero di De Boer. La gara col Southampton e soprattutto quella col Crotone potevano condizionare il resto della stagione. Poi con Pioli le cose si sono sistemate".

Se fosse arrivato prima?
"Probabilmente le cose sarebbero andate in modo diverso. Mancini ci ha fatto un brutto scherzo, poi la società ha sbagliato ad affidarsi a un allenatore straniero che non conosceva il nostro calcio".

Sorpreso da Gasperini?
"Direi di no, si sapeva che è un ottimo allenatore. Con l’Inter non ha avuto fortuna, ma non c’erano le condizioni per esaltare il suo lavoro. O lo segui, o non lo capisci. Con lui non ci sono vie di mezzo, non c’è il grigio. Quest’anno ha avuto un inizio difficile, ma per uscire dal momento critico ha avuto coraggio a puntare su giovani di valore. Ha rischiato, è stato premiato. Mi piace il suo gioco: veloce e spettacolare".

La partita che non dimentica?
"L’Atalanta-Inter 0-2 col primo gol di Balotelli in A (6 aprile 2008, ndr). Si vedeva che Mario era una forza della natura".

Come finisce a San Siro?
"Vince l’Inter 2-1: gol di Icardi, Gagliardini e Petagna. Ma vedo molto equilibrio".

Sezione: News / Data: Sab 11 marzo 2017 alle 10:26 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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