Nella sua rubrica settimanale a La Domenica Sportiva, Gianfelice Facchetti ha parlato della difficoltà dei tifosi ad accettare la terza maglia della propria squadra che non tiene conto per nulla dei colori sociali del club. In particolar modo il figlio dell'ex terzino della Grande Inter Giacinto, fa riferimento alla terza maglia rossa dell'Inter, contrapponendo la realtà milanese (e, più in generale, europea) a quella dei Celtic di Glasgow: "Minacciati, offesi, presi per il naso. Siamo noi, i tifosi, a sentirci così ogni volta che i nostri beniamini scendono in campo con una maglia che c'entri poco o nulla con la nostra Storia. Colori che sono un pugno negli occhi, a volte scelti a caso, tanto per vedere l'effetto che fa. Colori sociali che ogni tifoso conosce perfettamente, ma i responsabili del marketing no. Il momento più delicato per ogni tifoso è quello in cui viene presentata la terza maglia, perché quello è terreno di conquista per le fantasie più sfrenate che alla prima sconfitta forniranno l'assist ideale per gli sfottò".

"Cinque anni fa i giocatori dell'Inter scesero in campo con una maglia rossa che ai tifosi fece venire l'orticaria. Un po' come se al contrario i giocatori del Milan avessero messo addosso il nerazzurro. Ma come si fa a non sbagliare? Basterebbe leggere un libro di Storia, oppure chiedere a quelli che hanno gli abbonamenti da quindici, venti, trent'anni. E con quelli non ci si sbaglia di sicuro. E' quello che ha fatto il Santa Ruz, una squadra brasiliana, che ha fatto disegnare la maglia ai suoi tifosi. Il risultato? I colori storici ci sono, la linea è sobria e la tradizione è salva. Angela Thompson, lavandaia ufficiale dei Celtic di Glasgow, da trent'anni lava maglie biancoverdi e non si è ancora stancata. Soprattutto, di una terza maglia non saprebbe cosa farsene. Chi non avesse capito il discorso potrebbe parlare con lei, e lei forse probabilmente risponderà così: "In un tempo in cui tutto cambia, lasciateci almeno il colore della maglia". Grazie, Angela, you'll never wash alone".

Sezione: News / Data: Lun 12 marzo 2018 alle 18:39
Autore: Filippo M. Capra / Twitter: @FilippoMCapra
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