F. Bianchi: "La riforma dei campionati ora può saltare"

La tanto annunciata riforma dei campionati professionistici adesso sarebbe a forte rischio. Secondo quanto scrive sul proprio blog SpyCalcio Fulvio Bianchi de La Repubblica, infatti, la riforma "non si farà mai se è vero quello che ha detto Claudio Lotito, fra un delirio e l'altro: "In serie A 18 squadre, 18 in B e due gironi da 18 in Lega Pro". Con questo meccanismo: "Il Carpi di turno salga in A direttamente, e che seconda e terza spareggino con penultima e terzultima della A. Qualora dovessero perdere percepirebbero, comunque, 10 milioni di euro. E' un modo per mantenere alto il livello dei tornei". Il punto è questo: Andrea Abodi è disposto a scendere a 20 squadre (non 18, almeno per ora) con la serie B ma non certo a condizione che ci sia una sola promozione garantita in serie A e per il resto si debba passare dai playoff. I suoi club non accetterebbero mai (ora, come noto, le promozioni sono tre). E poi, la Lega Pro: vedremo lunedì chi comanda davvero fra Macalli-Lotito e Gravina-Ghirelli ma qualche anno fa i club erano 90, adesso sono 60 e scendere a soli 46 (due gironi da 18 ciascuno), come propone il patron della Salernitana, sarebbe un bel taglio".

Bianchi aggiunge: "Qui si perde tempo, la riforma dei campionati va fatta entro il 30 giugno se si vuole andare a regime, come dice Carlo Tavecchio, dalla stagione 2017-'18. Ma se non c'è consenso fra le tre Leghe interessate (A, B e Pro) e se c'è l'opposizione in consiglio federale di calciatori e allenatori non si va da nessuna parte. Anche perché esiste ancora il diritto di veto, e ci vuole il 75% dei consensi. E allora? Allora, Tavecchio dimostri che vuole davvero lasciare il segno e chieda aiuto al suo amico Giovanni Malagò che l'ha sempre appoggiato, da agosto dell'anno scorso, dalle gaffe ad oggi. Tavecchio ha il carattere per imporsi, ma come primo provvedimento deve liberarsi della presenza sempre più ingombrante di Lotito. Gli metta quantomeno un freno".