L’occasione per raccogliere le riflessioni del professor Piero Volpi, intervistato dal vicedirettore del Corriere dello Sport Sergio Rizzo, è stato il convegno “Quale sport vogliamo?” organizzato dalla consulta di bioetica. Il medico sociale nerazzurro ha così parlato dell'evoluzione del gioco riservando anche qualche critica: “Oggi si giocano troppe partite. Si è sostituita la funzione di divertimento che lo sport aveva con un’eccessiva tensione e con la necessità di riuscire ad ogni costo. Spinti da genitori sempre più competitivi, i giovani si approcciano all’attività sportiva con un’ansia da prestazione che difficilmente permette loro di mantenere quell’aspetto di levità che caratterizzava gli oratori. Non solo: oggi si giocano troppe partite di calcio, e i calciatori sono perennemente sotto stress. Perché non permettere di fare un numero maggiore di sostituzioni?".

Sezione: News / Data: Mer 05 novembre 2014 alle 21:56
Autore: Gianluca Scudieri / Twitter: @JeNjiScu
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