Raggiunto da IlPosticipo.it, l'ex attaccante di Inter, Napoli e Messina Arturo Di Napoli ha rivelato come la sua breve esperienza in nerazzurro rappresenti un'esperienza indimenticabile ma al tempo stesso un grande rimpianto: "Le mie origini sono napoletane, ma io sono nato a Milano e ho fatto tutto il settore giovanile tra le fila nerazzurre, dove sono rimasto per 10-11 anni. L’Inter mi ha forgiato come uomo e come calciatore, farà sempre parte della storia della mia vita. Rimpianto per essere rimasto poco? Assolutamente sì, nel 1997-98 è arrivato Ronaldo e l’Inter mi ha chiesto di fare la quinta punta, ma io avevo voglia di giocare e ho scelto di andare altrove. Sono stato poco lungimirante, avrei dovuto accettare la proposta che mi era stata fatta da Gabriele Oriali all’epoca. Poi nel 1999-2000 sono andato a titolo definitivo al Piacenza con Gigi Simoni".

Che cosa ne pensa dell’Inter di oggi? "Rispetto a quando c’ero io, è cambiato tutto. Oggi c’è Suning, all’epoca io avevo vissuto il passaggio da Ernesto Pellegrini a Massimo Moratti. Ho giocato con Javier Zanetti e penso che una persona col suo spessore umano sia fondamentale per l’Inter di oggi. In passato condividevamo la stessa stanza io, lui e Ivan Zamorano. Mi fa piacere che Javier sia il vicepresidente dell’Inter, è un piacere vederlo in questa veste: se la merita perché ha dato tanto al club". 

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Sezione: News / Data: Sab 13 luglio 2019 alle 18:25
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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