"Si abbandoni la strada della legge sugli stadi e si passi a un’iniziativa comunale che garantisca la regia pubblica per l’intero ciclo di investimento e la ricaduta sulla città e sul quartiere degli investimenti stessi". Lo ha detto Franco D’Alfonso, leader di Alleanza civica, il gruppo nato dalle ceneri della lista Sala, a proposito del progetto del nuovo impianto a Milano. Uno schema analogo a quello che l’amministrazione adottò nel 2015 per il post Expo, rinunciando all’alienazione inizialmente prevista dall’area per affidarne gestione e sviluppo alla società Arexpo - aggiunge -. Si tratta di costituire una spa di proprietà comunale cui conferire terreni e stadio, vincolando la destinazione degli oneri di urbanizzazione alla rigenerazione del quartiere di edilizia popolare di San Siro. Il partenariato privato verrebbe coinvolto mediante la cessione con bando pubblico del 49 per cento delle quote e mediante la formula dell’aumento di capitale; in questo modo si avrebbe un veicolo societario con una liquidità sufficiente per procedere alla ristrutturazione o alla nuova costruzione dello stadio senza necessità di una contestuale edificazione delle volumetrie previste dal Pgt, consentendo al contempo ai privati di ridurre notevolmente l’impegno finanziario e l’investimento".

Da Forza Italia, favorevole alla realizzazione del nuovo San Siro, arriva un monito: "Le notizie sulla Superlega non siano l’ennesima scusa per bloccare il progetto del nuovo stadio", dicono in coro Fabrizio De Pasquale e Alessandro De Chirico.

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Sezione: News / Data: Mar 20 aprile 2021 alle 14:12 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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