La sfida tra Mancini e Mihajlovic riporta alla mente l'Inter che fu. Alla Gazzetta dello Sport ne parla uno dei protagonisti di quella squadra vincente, col Mancio alla guida e Sinisa come vice: Julio Ricardo Cruz.

Cruz, ci parli della coppia di amici che stasera saranno nemici. 
"Le racconto subito un aneddoto. Mi era capitato più volte di incontrare Mihajlovic come avversario: io centravanti del Bologna, lui centrale della Lazio. Erano botte, una volta litigammo anche in campo. Poi, quando ci siamo ritrovati all’Inter, siamo diventati amici. Sia da giocatore che da vice di Mancini, Sinisa era uno che ti aiutava sempre: e infatti sta avendo una bella carriera, si vede che i giocatori gli vogliono bene. Lui ha il volto un po’ da cattivo ma è una persona dolce e altruista". 

E su Mancini? Dicono che allora (nel 2004) fosse meno calmo del Mancio di oggi... 
"Una cosa secondo me non ha cambiato: l’idea di dare consapevolezza ai propri giocatori sulla forza che hanno. Lo faceva allora, e l’Inter a quel tempo aveva campioni, ma lo fa anche adesso: se credi in te stesso e in ciò che fai, beh, al 99% vinci. Questa, oltre al calcio che propone, è la sua grande forza". 

Stasera come va a finire? 
"Penso che vincerà l’Inter, che non ci saranno sorprese. So che Mancini sta lavorando continuamente sulla testa dei giocatori: vuole che l’Inter torni a far paura".  

Sezione: News / Data: Mer 21 gennaio 2015 alle 13:51 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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